Canoista si crea un tracciato nel fiume Mella per allenarsi, ma finisce nei guai
Tutte le mattine Daniele Bertolani imbraccia la sua canoa, esce di casa, e si immerge nel fiume Mella, a cinque minuti dalla sua abitazione a ponte Crotte. Qui, caschetto in testa e pagaia alla mano, si allena, muovendosi agilmente nel tratto del fiume che qualche tempo fa ha delimitato creando un tracciato con cavi e paletti che gli consentano di fare un po’ di slalom tra la corrente e i sassi del fiume.
Allenamenti vicino a casa
«Un tempo gareggiavo in competizioni a livello nazionale nella specialità della canadese monoposto - ha raccontato Bertolani, in passato anche presidente del Canoa Club Brescia - ma ora sono passati un po’ di anni. Non ho più l’età per competere, quindi mi limito ad allenarmi vicino a casa. Vengo qua tutti i giorni per mantenermi in forma. Questo tratto del fiume è naturalisticamente molto bello ed è piacevole trascorrere qua le mie mattine».
Oltre allo scenario affascinante, non manca anche la materia prima: il punto del Mella scelto da Bertolani infatti si trova a poca distanza dalla diga della centralina elettrica della Polivalente di via Collebeato, che rilascia a cadenza regolare un flusso di acqua costante nel letto del fiume. Questo evita di conseguenza zone di secca nel punto dove Bertolani si allena o grandi variazioni nel livello del fiume da un giorno con l’altro. «L’acqua ultimamente è anche molto più pulita - ha commentato lui - grazie all’azione del depuratore di Concesio, che trattiene scorie e fluidi inquinanti nel territorio triumplino».
Il problema
Un innocuo allenamento di un ex atleta sul suo territorio? Non proprio. La Polizia locale è infatti intervenuta ieri, dopo alcune segnalazioni ricevute, a fermare una delle sessioni di Bertolani. «Ci sono alcuni problemi rispetto a questa situazione - ha spiegato una dei vigili intervenuti - il cui principale è il fatto che siano stati spostati alcuni sassi per creare un percorso più agevole per la canoa. La cosa non è consentita dal regolamento del Comune perché va a modificare il corso naturale del Mella. Per quanto riguarda la presenza dei cavi per lo slalom e della canoa stessa la questione passa nelle mani del Magistrato del Po, responsabile di queste acque. Noi al momento non sappiamo bene come gestire la situazione. Sicuramente però per il momento l’attività di Bertolani dovrà essere sospesa».
Nessun verbale scritto per l’ atleta bresciano, e nessuna conseguenza di tipo economico o legale. A Bertolani è stato semplicemente intimato di ripristinare i luoghi nella loro situazione originaria: i sassi saranno quindi da riposizionare in modo da dare al Mella il corso precedente, e i cavi per allenare slalom e movimenti in acqua saranno da smontare.
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