Campo nomadi, «si temono ripercussioni»

La preoccupazione dell’Amministrazione: «Ci sono problemi di ordine pubblico»
In via Di Vittorio. Un vero e proprio campo nomadi nel parcheggio © www.giornaledibrescia.it
In via Di Vittorio. Un vero e proprio campo nomadi nel parcheggio © www.giornaledibrescia.it
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Non si placano a Roncadelle le polemiche per l’accampamento di nomadi che ormai da giorni staziona stabilmente in centro al paese. Una situazione su cui però l’Amministrazione comunale e le forze dell’ordine sembrano avere le mani legate: è di pochi giorni fa una lettera scritta dal vice sindaco Paolo Lucca direttamente alla Prefettura per chiedere un incontro «per discutere dei gravi problemi di ordine pubblico e disagio per la popolazione roncadellese. In questi giorni circa otto camper e roulotte si sono spostate in via Dalla Chiesa, all’interno del parcheggio del palazzetto dello sport frequentato quotidianamente da centinaia di persone».

Numerose le lamentele dei cittadini, seguite poi dalle chiamate da parte dei residenti, sia alla polizia locale che ai carabinieri:è fortissima la preoccupazione per il comportamento dei nomadi «Le persone non possono più parcheggiare all’interno del parcheggio pubblico o nelle zone limitrofe in quanto quando scendono dai loro veicoli vengono accerchiate e costrette a sborsare soldi per paura di ripercussioni - proseguono dal Comune -. Sono state anche segnalate autovetture guidate dai nomadi che ad alta velocità sfrecciano per le vie del paese il tutto con atteggiamento di grande sfida».

Ma la situazione pare non facilmente risolvibile: l’intenzione quella di installare delle sbarre per impedire l’ingresso ai camper. Lucca e l’Amministrazione comunale hanno espresso preoccupazione per la sicurezza e l’ordine pubblico e i cittadini, soprattutto i residenti in via di Vittorio, cominciano a essere esasperati: tantissimi gli sfoghi su Facebook e sui social contro veri e propri campi con fornelli per cucinare all’esterno, generatori per l’energia elettrica, panni stesi ad asciugare tra gli alberi, donne che fanno il bucato alla vicina fontanella, utilizzando per ore l’acqua pubblica.

Senza contare l’assenza delle più elementari norme igienico-sanitarie. «Siamo molto preoccupati - ha confermato Lucca - per ora stiamo cercando comunque di abbassare la tensione per una situazione sicuramente complicata».

 

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