Campo Marte, parco in mezzo al guado

Un luogo per allenarsi, giocare, studiare. O per bruciare scuola, passeggiare, perdere tempo al sole. Campo Marte sta tornando a popolarsi assecondando l'ispirazione primaverile e la voglia d'aria aperta. Il parco è vivibile e già molto amato, ma è fermo in mezzo al guado. I lavori di riqualificazione avviati nel 2010 hanno rallentato la marcia fino a procrastinare l'avvio della «nuova vita» annunciata per l'area verde.
Ad oggi, per un costo di 750mila euro, è stata completata la recinzione esterna, sistemata l'area cani su via Veneto, posato il monumento dedicato alla Polizia, così come si è provveduto a restaurare e ripulire il grande arco a cui nessuno aveva messo mano dal 1925. In questi giorni sono giunti al termine anche gli interventi sul palco che domina il lato sud dell'area.
Il resto ancora non c'è. Nel piano da 2,5 milioni erano previsti anche un nuovo impianto di irrigazione, lampioni per l'illuminazione e una rete wi-fi per consentire l'accesso a internet ai frequentatori del parco. Non solo, la fase due del restauro contemplava il recupero dei campi da tennis e la realizzazione di un campo da calcetto. La realtà parla però di campi in terra battuta che, senza troppe remore, vengono usati da alcuni padroni per far correre in libertà i loro cani. In uno di essi sono ancora accumulati i resti della potatura di qualche pianta. Nel vicino campo da basket manca un elemento fondamentale: il canestro. La situazione non migliora se si guarda ai giochi per bambini, pochi e poco invitanti.
Il restyling era previsto per l'inverno passato, in modo da chiudere i cantieri per questa primavera, ma il bilancio della Loggia ha costretto l'Assessorato ai lavori pubblici a rivedere il programma.
«Abbiamo difeso la conclusione del progetto di recupero di Campo Marte - spiega l'assessore Mario Labolani - anche se stiamo rivedendo alcune spese. Contiamo di avviare in estate i lavori per l'illuminazione, per l'area giochi e per la sistemazione del verde». Gli impianti sportivi, che rientrano nell'intervento immobiliare fatto all'ex Enel, partiranno a settembre per essere pronti nella primavera 2013. Stesso discorso per il chiosco, mentre c'è già chi chiede in Comune quando aprirà il bando per la sua gestione. In attesa del bar, si continuerà a bere acqua dalla fontanella. A dire il vero è rotta, come è capitato ad altre sue colleghe nei parchi cittadini. Almeno la sua riparazione, però, non dovrebbe tardare.
Emanuele Galesi
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato