Calzini spaiati per dire che l'autismo non fa paura

L’iniziativa, in programma oggi è rilanciata da coop «Parole per dirlo» che affianca nel Bresciano i bambini con autismo
Calzini spaiati per le scuole, ma anche per sostenere le famiglie - © www.giornaledibrescia.it
Calzini spaiati per le scuole, ma anche per sostenere le famiglie - © www.giornaledibrescia.it
AA

Uno rosso e uno blu, uno a righe e uno a pois. Due calzini spaiati non creano problemi a chi deve camminare, anzi, possono divertire. E insegnare che la diversità non è né una colpa né un difetto, ma può essere una opportunità. Proprio per questo la cooperativa Parole per dirlo, che si occupa di autismo, rilancia anche quest’anno per oggi, venerdì 5 febbraio, la «Giornata dei calzini spaiati», ideata in Friuli 8 anni fa, invitando tutti, per un giorno, ad assumere su di sé un po’ di diversità e ad indossare pedalini scombinati.

«L’anno scorso un po’ per gioco, un po’ per scommessa, abbiamo lanciato la proposta alle scuole del territorio, invitando gli insegnanti a prendere l’occasione per parlare di diversità in classe - spiega Lara Reale, analista comportamentale e responsabile scientifica della cooperativa -. La risposta è stata travolgente, abbiamo ricevuto chiamate e consensi da tutta Italia».

L’équipe della cooperativa Autismo Parole per dirlo - © www.giornaledibrescia.it
L’équipe della cooperativa Autismo Parole per dirlo - © www.giornaledibrescia.it

L’obiettivo delle promotrici (l’equipe attiva dal 2015 nella presa in carico di bambini con autismo e delle loro famiglie, è composta anche da un’altra analista e da 13 terapiste comportamentali) è di «parlare di diversità, non solo nelle scuole dove la diversità è ormai fatto assodato e vissuto senza problemi dai bambini, ma soprattutto tra gli adulti. La diversità mette paura, tiene a distanza, e in un momento come questo, in cui di paura ce n’è molta in giro, vale la pena scardinare timori infondati».

La cooperativa segue settanta bambini dai 2 ai 12 anni con diagnosi dello spettro autistico, accolti quotidianamente nel centro di Travagliato, e adolescenti e adulti affiancati a scuola e a casa. «Durante il lockdown abbiamo continuato a lavorare, la scorsa primavera da remoto, poi di nuovo di persona. Per i nostri ragazzi l’isolamento è stato un grosso problema, perché ha fatto perdere loro tutti i riferimenti, la routine quotidiana... ed è stato pesantissimo per i loro genitori che hanno dovuto fare da terapisti, da insegnanti, da istruttori sportivi. Tuttora i nostri progetti sullo sport, un aspetto importante per la costruzione di relazioni e autonomia, sono fermi, e i continui cambiamenti di regole non aiutano di certo. Avremmo bisogno di continuità, e di essere messi nelle condizioni di operare con continuità».

Due calzini. Intanto, l’invito rivolto a tutti è ad indossare, domani, due calzini spaiati, fantasiosi e giocosi, scattare una foto e pubblicarla sui social taggando la cooperativa: su Facebook digitando per intero @Autismo Paroleperdirlo e cliccando sulla finestra che si aprirà colorando il testo di azzurro, su Instagram inserendo nel tag o nel testo @autismoparoleperdirlo. «Per una volta proviamo ad essere "diversi" e giocosi - conclude Lara Reale -, questa giornata ce la meritiamo un po’ tutti».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato