Cala la copertura vaccinale nel Bresciano, ma è sopra la media

Mentre prosegue il dibattito sull'obbligatorietà dei vaccini, nel Bresciano la media dei vaccinati si aggira attorno al 90%
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Vaccini, se ne parla sempre di più: chi per sostenerne l’efficacia, altri per portare la tesi opposta. Chi li vorrebbe rendere tutti obbligatori, per raggiungere la cosiddetta immunità di gregge, e chi invece firma per far sì che l’obbligo da poco introdotto per 12 vaccini venga revocato.

Ma quale è la situazione nel nostro territorio?

I dati dell’Ats, aggiornati all’anno scorso ci danno un’istantanea della situazione.

La copertura vaccinare per l’esavalente, difterite, tetano, pertosse, epatite B, poliomelite ed Haemophilus è in costante diminuzione.

Nel 2013, per i nati nel 2011, si aggirava attorno al 97%, nel 2016, per i nati nel 2014, al 95%. Non dati allarmanti per ora, anzi, perché la soglia minima per l’immunità di gregge è proprio il 95%, ma la diminuzione costante desta timore. Ben al di sotto della soglia minima il morbillo che passa dal 95,7% al 90,8%.

Bene invece l’andamento del pneumococco che dal 63,5% del 2013 è passato all’89,1% del 2016 sui nati nel 2014. Così come il meningococco C che dal 56,9% del 2013 (per i nati nel 2011) è passato all’89,9%.

Per i bimbi più grandi, quelli nati tra il 2008 e il 2010, la copertura scende sia per tetano, difterite, pertosse e poliomielite che per la trivalente, morbillo, rosolia e parotite.

Ma Brescia, se andiamo a guardare i dati Lombardi e nazionali nei primi 24 mesi di vita dei nati nel 2013, è ben al di sopra della media per quanto riguarda l’esavalente (95,1% contro il 93% lombardo e nazionale), trivalente (91,1% contro il 90 lombardo e l’85% nazionale) e per il meningococco C. Diminuisce invece la copertura del pneumococco.

In Italia tra il 2013 e il 2015 le coperture vaccinali sono scese dal 90,5% all’85,3%. Poco prima del secondo conflitto mondiale 1 bambino su 10, fino ai 5 anni, moriva a causa di virus e batteri. 

Secondo l’Organizzazione mondiale della Sanità, e Aifa, nel secolo scorso sono morte 400 milioni di persone di vaiolo, 97milioni di morbillo, 38milioni di pertosse, 37milioni di tetano, 22milioni di meningite e 12milioni di epatite B. Fino a metà degli anni Sessanta 5mila persone si sono ammalate, e sono rimaste paralitiche, a causa della polio.  E, sempre secondo questi dati dell’Oms, le vaccinazione di massa hanno salvato circa 500 milioni di persone.

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