C'è una banda a Brescia che ruba i pezzi elettronici dalle auto: 40 casi in 3 settimane

Particolarmente presi di mira di suv Bmw, ma anche Audi e Mercedes. La pista della rivendita sul web
Una vettura cannibalizzata a Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
Una vettura cannibalizzata a Montichiari - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Una volta erano i cerchi in lega e i pneumatici. Oggi sono volanti, cruscotti, parti della plancia e insospettabili «scatolette» montate sotto la carrozzeria o dentro l’abitacolo. Non sono semplici pezzi di ricambio per auto. Sono le parti in cui i marchi di lusso concentrano i sistemi elettronici di controllo e gestione delle funzioni di assistenza alla guida, intrattenimento di bordo ma anche di sicurezza e gestione delle funzionalità della vettura. E da qualche settimana, nel Bresciano, sono entrati nel mirino di quella che è evidentemente una banda specializzata dato che sono una quarantina i colpi denunciati alle forze di polizia tra città e lago di Garda.

Increduli prima ancora che arrabbiati, sono stati gli stessi proprietari a postare le foto delle loro auto letteralmente «cannibalizzate» sui propri profili social o nella pagina Brescia che non vorrei: auto a cui mancano il volante oppure le pulsantiere dei sedili o delle portiere, ma anche il cruscotto o la plancia o ancora parti dei fari anteriori o posteriori. Su alcuni di questi episodi sta indagando la Squadra Mobile della Questura di Brescia che ha raccolto le denunce e rintracciato analogie tra i diversi colpi che lasciano intendere come ad agire sia con tutta probabilità lo stesso gruppo, probabilmente specialisti con competenze di elettronica e di meccanica.

Gli obiettivi sono quasi sempre gli stessi. I Suv Bmw della serie X3 e X5 sono i più bersagliati, oltre alle sportive delle serie M e GT ma sono stati segnalati «prelievi» di pezzi anche da Audi e Mercedes. Particolarmente colpiti Desenzano, Sirmione, Montichiari ma anche Brescia città e alcune località della sponda veronese del Lago di Garda. Dal web, sia in chiaro sia nel mondo «dark», su portali che hanno base in stati dell’Europa dell’Est, è infatti possibile comprare pezzi usati a prezzi estremamente concorrenziali e in alcuni casi c’è il sospetto che si possa trattare di parti che provengono da furti su commissione.

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