Brescia e Bergamo Capitali della Cultura 2023: l'ok del Governo

Accolto l'emendamento al Decreto Rilancio presentato dai deputati M5S Cominardi e Dori
La Loggia tricolore durante il lockdown del coronavirus - © www.giornaledibrescia.it
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La Leonessa d'Italia e la Città dei Mille saranno Capitali della Cultura 2023. L'ok in Commissione Bilancio alla Camera è giunto su indicazione dell'esecutivo che ha chiesto la riformulazione del testo dell'emendamento al Decreto Rilancio proposto dall'M5S - firmatario il bergamasco Devis Dori, sottoscrittore il bresciano Claudio Cominardi - che attribuisce a Brescia e Bergamo il titolo di Capitale della Cultura 2023. Riformulazione già definita.

Il testo del Decreto dovrà ora essere approvato dall'Aula dove arriverà lunedì mattina - con probabile apposizione della fiducia nel pomeriggio -, mentre il voto finale di Montecitorio è atteso per mercoledì. Il provvedimento praticamente immodificabile passerà quindi al Senato dove dovrà ottenere il via libera definitivo entro il 18 luglio per permettere la conversione in legge del decreto.

Di fatto, tuttavia, l'accoglimento dell'emendamento costituisce una «blindatura» della candidatura per i due capoluoghi, avanzata dopo la pandemia che ha visto i due territori lombardi come i più colpiti dal coronavirus.

«Brescia e Bergamo - scrive in una nota Cominardi - sono custodi di così tanta bellezza, storia e cultura che il titolo di Capitale della Cultura lo avrebbero meritato a prescindere dall’emergenza. Tuttavia questo riconoscimento è ancora più dovuto oggi e sono sicuro che sapremo farne il trampolino di lancio per una rinascita sotto ogni profilo».

Entro fine gennaio 2022 le due città dovranno presentare al ministero dei Beni culturali un progetto unitario con le iniziative finalizzate a incrementare la fruizione del patrimonio culturale.

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