Brescia e Amatrice, unite nel segno della Casa della Montagna

Una delegazione del Cai di Brescia ha raccolto fondi per la ricostruzione della sede del Cai di Amatrice. Ieri la consegna dell'assegno
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Uniti dalla montagna. Non poteva mancare il contributo di Brescia e dei bresciani alla realizzazione della Casa della Montagna, la nuova dimora del Cai di Amatrice, che sta prendendo forma sul monte Gorzano, sulle ceneri della Scuola Capranica, andata distrutta dal terremoto che per sei mesi, tra l’agosto del 2016 e il gennaio del 2017, ha devastato il Centro Italia.

Una delegazione composta da 53 senior del Cai di Brescia, guidata da Gianni Faini e Michelangelo Ventura, ha consegnato un assegno di 5,5 mila euro, soldi raccolti durante una serie di iniziative di beneficienza organizzate in città e provincia. 

Assurta a simbolo della rinascita dei luoghi distrutti dalla furia del sisma, la Casa della Montagna, voluta dal Cai nazionale e dall’Anpas (Associazione nazionale pubbliche assistenze), sarà un luogo ricreativo e sociale, centro di divulgazione della cultura della montagna e delle attività a essa legate. Autosufficiente dal punto di vista energetico, edificata con tecniche di bio-architettura, anche il materiale utilizzato per la costruzione dell’edificio è esso stesso simbolo di rinascita: sarà adoperato solo legno proveniente dai boschi del Trentino, schiantati dal vento durante la tempesta che ha colpito il nord Italia lo scorso ottobre.

L’incontro tra il Cai bresciano e quello di Amatrice è stato celebrato ieri con una camminata fin sulla vetta del monte Gorzano, là dove il Club alpino italiano ha posato una croce con una dedica in ricordo delle vittime del sisma del 24 agosto 2016: <<Quando stanchi ma felici, raggiungeremo la vetta del Gorzano, voi sarete noi, le nostre anime si fonderanno e parteciperete della nostra gioia. Tutto questo noi faremo per i nostri amici>>. Lo stesso sentimento che da oggi unisce, nel segno della montagna, il Cai di Brescia e quello di Amatrice.

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