Brescia dice addio a Pippo Cantarelli, l'architetto delle Tre torri

È morto a 81 anni. Il funerale per l’ultimo saluto si terrà alle 15.30 di oggi nella chiesa di San Faustino
L'architetto Pippo Cantarelli - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
L'architetto Pippo Cantarelli - Foto New Reporter © www.giornaledibrescia.it
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La sua «firma» in città (e non solo) la conoscono tutti, anche grazie al progetto che, tra tanti, forse lo ha reso più orgoglioso, come raccontano gli amici di sempre: le Tre torri, un complesso che dà il benvenuto anche a chi passa distrattamente da Brescia, attraversando la Tangenziale. Un simbolo che ha a lungo animato un dibattito vivace ma gentile in città, come vivace e gentile era il temperamento dell’architetto Pippo Cantarelli. Dopo qualche anno di malattia, a 81 anni, nella notte tra domenica e lunedì, ha consumato il suo addio: il funerale per l’ultimo saluto si terrà alle 15.30 di oggi nella chiesa di San Faustino.

Un gentiluomo, l’architetto Cantarelli. Con un curriculum che quasi scandisce la storia di Brescia: è stato consigliere provinciale per il Partito comunista italiano dal 1975 al 1985 ed ha lavorato anche al Pgt provinciale da professionista, poi - con il team dello studio Aegis - c’è stato l’impegno per le opere complementari della metropolitana, per l’Expo, per il recupero e la ristrutturazione del monastero Benedettino all’interno del quale è stato allestito il Museo Mille Miglia.

Un estro, il suo, sempre attento però alle venature sociali, come ricorda Beppe Bonino, amico di una vita del «suo Pippo», di cui tratteggia un ricordo dolcissimo: «È sempre stato una persona disponibile verso tutti, ma anche molto pragmatica e intelligente, colta. Amava il confronto sulle idee e lo affrontava sempre con uno stile e un’eleganza inglesi». La stessa eleganza che Brescia rilegge nelle sue opere.

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