«Brecycling»: riciclo intelligente per bici e pc

Cos'hanno in comune una bicicletta ed un computer? Entrambi, se messi nelle mani giuste, possono avere una seconda vita. Se perdipiù queste mani sono giovani e possono trarre un'educazione, ecco che il «rifiuto mancato», oltre al servizio reso all'ambiente, acquista valore in ambito sociale. A Brescia questo connubio ha un nome: Brecycling, progetto avviato in gennaio dalle cooperative «Cerro Torre» e «Il Calabrone».
La prima è da sempre impegnata in una difesa dell'ambiente che vada di pari passo con l'impegno etico, mentre la seconda si occupa di politiche giovanili.
Dalla loro collaborazione, complice un finanziamento Cariplo, è nata l'idea di creare un ambiente protetto nel quale i ragazzi possano sperimentare e sviluppare capacità pratiche nel riutilizzo di pc e rottami di biciclette. Il che comporta imparare a collaborare all'interno di un gruppo, mantenere un impegno fisso, confrontarsi - anche con chi è adulto e più esperto, come gli Amici della Bici, che da sempre partecipano al progetto. E, soprattutto, educarsi al «ricondizionamento» - cioè al recupero e riutilizzo - di beni che, semplicemente, non si usano più o che all'apparenza sembrano inutili.
Alcuni rottami sono stati recuperati dalle discariche, ma i più sono dono di cittadini che decidono di liberarsi in modo etico ed ecologico di quegli oggetti dimenticati da tempo sul comodino e nel garage. L'attività aveva preso forma nello Spazio Giovani Piastra Pendolina, come una delle tante proposte rivolte ai ragazzi in collaborazione con l'assessorato alle politiche giovanili. Non solo, la riparazione di vecchi computer nasce come costola del progetto del Comune BiblioTekCare, che prevedeva, fra gli altri, corsi d'informatica per anziani: a quanti non possedessero un computer venivano offerti quelli sistemati dai ragazzi.
Con l'avvio del progetto vero e proprio, Brecycling trova una nuova sede: uno spazio caduto in disuso, sito nel Parco dell'Acqua di largo Torrelunga, è stato adibito a ciclofficina. I ragazzi di Brecycling - sette in tutto le presenze fisse qui, mentre una decina le mani che lavorano stabilmente sui pc - l'hanno rimessa in funzione, facendone il proprio luogo di lavoro ed il principale punto di raccolta per le biciclette sottratte alla discarica o all'inutilizzo. Altre aree adibite sono site presso la Casa delle Associazioni di via Cimabue e, naturalmente, presso Piastra Pendolina, ove si raccolgono anche i computer da destinare a nuova vita.
Una volta rimessi a nuovo, gli oggetti ricondizionati verranno distribuiti in cambio di un'offerta, che costituirebbe così una spinta motivazionale per i giovani riparatori, ma anche un concreto aiuto economico per una ciclofficina che mira a diventare un punto di riferimento stabile: il primo obiettivo di Brecycling è riuscire ad auto-finanziarsi.
Attualmente, le nuove bici nate da rottami e rimesse in circolo sono una quarantina. Il progetto può crescere con un semplice gesto: «adottando» una bici di seconda mano o donando la propria lasciata in cantina.
Jennifer Riboli
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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