Bracconaggio, in una settimana denunciati 14 bresciani

Dopo un avvio in sordina, si registra un incremento di atti illegali in concomitanza con l'arrivo degli uccelli migratori
I volatili abbattuti illegalmente - © www.giornaledibrescia.it
I volatili abbattuti illegalmente - © www.giornaledibrescia.it
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Le attività antibracconaggio, svolte dalle guardie del Wwf in collaborazione e coordinamento con la Polizia provinciale, i Carabinieri Forestale del Nucleo Soarda e le stazioni locali, hanno portato a individuare e segnalare 13 persone per possesso di richiami vietati e abbattimento di specie particolarmente protette e una persona invece è risultata priva di porto d’armi ed è stata segnalata alla Procura per i reati conseguenti l’attività venatoria.

Dopo un inizio in sordina quindi, tra temperature quasi estive e passo migratorio scarso, con l'arrivo degli uccelli migratori sono di nuovo esplosi i casi di atti illegali. Incandescente la linea del telefono antibracconaggio Wwf dove sono pervenute decine di segnalazioni, anche e soprattutto da parte di cacciatori stanchi di bracconaggio e illeciti. Le specie abbattute vanno dal verzellino alla pispola, dal fringuello al migliarino di palude.

In un caso, nella bassa bresciana, a sparare a specie protette servendosi del fonofil (richiamo acustico vietato) erano padre, figlio e nipote, tutti e tre denunciati. Nel comune di Lonato invece, un cacciatore sparava, appoggiato alla vettura, con il fonofil a tutto volume che si poteva udire dalla strada provinciale: ben dodici le pispole abbattute. E nonostante la presenza delle guardie nel campo a fianco, un altro cacciatore continuava ad usare un richiamo acustico vietato per attirare le allodole.

Si invitano i cittadini a segnalare eventuali animali selvatici in difficoltà e casi di caccia illegale al numero antibracconaggio 328.7308288, o tramite la pagina Facebook www.facebook.com/guardiewwflombardia.

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