Bovezzo, crepa nella maggioranza per la concessione della farmacia comunale

All’interno della maggioranza di centrosinistra si è creata una grossa crepa. Nel corso del Consiglio comunale di ieri sera l’assessore Mario Folli, che finora non aveva rilasciato dichiarazioni a riguardo, ha votato contro la proposta dell’Amministrazione guidata da Sara Ghidoni di optare per la concessione della licenza della farmacia comunale inaugurata durante il primo mandato Bazzani a ottobre del 2011.
In altre parole il Comune farà una gara per selezionare l’eventuale privato, che avrà il compito di gestirla per i prossimi trent’anni. La farmacia, però, rimarrà di proprietà dell’ente locale.
L’assessore
Folli ha proposto di attendere le elezioni comunali dell’anno prossimo prima di procedere o, in alternativa, di sottoporre la questione ai cittadini tramite un referendum consultivo e si è dichiarato «contrario a dare in gestione un bene che abbiamo creato noi stessi e che funziona, dal momento che fattura oltre un milione di euro l’anno».
Anche la minoranza composta da Erica Merli, Massimo Imparato e Armida Rossi ha votato contro. Il punto all’ordine del giorno è comunque passato con i voti della maggioranza.
«Stiamo parlando di valorizzazione del patrimonio comunale e della necessità di spogliarci del rischio d’impresa - ha detto l’assessore con delega alla Farmacia Matteo Grandelli -. Dal 2017 il mercato delle farmacie è cambiato: oggi c’è una concorrenza molto agguerrita e, benché la nostra non abbia mai dato flussi di cassa negativi, abbiamo visto nei bilanci che dal 2017 ha avuto ricavi in calo, salvo una risalita nel 2022».
Era da un anno e mezzo che la maggioranza valutava il da farsi. Cosa che ha fatto anche affidandosi a una società di consulenza. Esclusa l’ipotesi della vendita, ha optato per la concessione della licenza perché, per dirla con le parole dell’assessore Antonio Bazzani, «se abbiamo tra le mani una cosa che può dare dieci perché farla rimanere ferma a un sette o a un otto?».
Ghidoni ha osservato come «in un mondo che cambia il compito di un'Amministrazione è anche quello di saper interpretare i segnali e proiettarli nel futuro».
Il bando
Nel bando saranno inserite quattro condizioni alle quali il futuro gestore dovrà attenersi: la farmacia rimarrà dov’è e continuerà a chiamarsi come ora. Il personale attuale rimarrà e la nuova gestione dovrà continuare a garantire una serie di servizi per la popolazione. Il nuovo gestore dovrà pagare un canone una tantum di ingresso e uno variabile sugli utili della nuova gestione e il Comune dovrà avere l’accesso ai rendiconti.
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