Botticino, recuperato un «gufo reale» ferito

Gli agenti della Provinciale lo hanno portato al centro specializzato di Valpredina, il "gufo reale" ferito dai pallini di un fucile
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Un esemplare femmina del più grande rapace notturno d'Europa, piuttosto raro nelle nostre zone, soprattutto nell'area di Botticino dove è stato trovato. Si tratta di un gufo reale che è stato recuperato, nel giardino di un'abitazione della frazione di Molinetto, dagli agenti del Nucleo ittico venatorio della Polizia provinciale, lunedì pomeriggio.

Il rapace era a terra, non era in grado di volare, e dopo averlo sottoposto alle radiografie del caso, si è capito anche il perché: nelle ali apparivano ben evidenti i pallini, esplosi da un fucile da caccia, da qualcuno che non si può certo definire cacciatore. I veri seguaci di Diana infatti, sono in grado di distinguere la sagoma di un gufo reale - cui è proibito sparare - da quella di qualsiasi altro uccellino cacciabile.

Otto i pallini che i raggi X hanno evidenziato. Il bell'esemplare di questo animale molto importante per l'ecosistema, che ha la stessa forza di un'aquila, è stato portato, sempre dagli agenti della Provinciale, al Centro recupero animali selvatici di Valpredina, nella Bergamasca, dove sarà curato per essere poi rimesso in libertà. Purtroppo non si tratta del primo gufo reale ferito trovato nella nostra provincia quest'anno.

dz

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