Botte al collega autista «Mi sono solo difeso»

Antonio De Domenico, indagato per l'aggressione al collega autista di Brescia Trasporti replica alle accuse: «Mi sono difeso»
AA

Ammette di averlo colpito, ma nega di averlo fatto con un manganello. «Mi sono difeso» è la versione dei fatti di Antonio De Domenico, il 48enne dipendente di Brescia Trasporti accusato di aver aggredito giovedì scorso dopo il lavoro il collega autista Davide Bertolassi, delegato Cgil. 

È indagato per lesioni aggravate dall’uso di oggetti atti ad offendere. La Digos di Brescia gli ha sequestrato un coltello a serramanico e un manganello telescopico. «I due oggetti non sono mai usciti da casa mia».

Eppure il collega vittima dell’aggressione ha denunciato di essere stato colpito proprio con un manganello. «Non è vero» assicura raccontando la sua versione dei fatti. «Bertolassi mi ha insultato e ci siamo trovati uno di fronte all’altro». Volano parole grosse. E non solo. «Lui - spiega De Domenico - ha cercato di mettermi le mani al collo, sono stato costretto a questo punto a mollargli due pugni».

De Domenico infine precisa: «Non ho mai aderito ad Alba Dorata, come è stato detto. Ho avuto un solo contatto ma quando ho capito che inneggiavano ad Hitler ho preso subito le distanze». Non da Mussolini però. «Lo stimo per le riforme che ha fatto, non per gli errori. E l’ho detto anche a Bertolassi».

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia