Bordonali: «Verità per Sana e chiusura della moschea»

Lo ha detto la parlamentare bresciana del Carroccio, intervenuta sulla vicenda della 25enne di origini pakistane morta lo scorso 18 aprile
LEGA, VERITA' SU SANA
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«Chiediamo la verità per Sana dopo che abbiamo presentato un'interrogazione parlamentare per chiedere cosa sia accaduto alla ragazza».

Lo ha detto Simona Bordonali, parlamentare bresciana del Carroccio, intervenuta sulla vicenda della 25enne di origini pakistane, residente fino a novembre scorso a Brescia, e morta in Pakistan il 18 aprile dopo che aveva rifiutato un matrimonio combinato.

L'autopsia stabilirà se è stata uccisa dal padre, che con un fratello e lo zio della giovane è in arresto in Pakistan, o se, come sostiene la famiglia, il decesso sia dovuto ad un malore. Simona Bordonali ha parlato davanti alla moschea di via Bonardi in città.

«Una moschea abusiva che il padre di Sana frequentava. In attesa della verità chiediamo che venga chiusa visto che non può rimanere aperta. Chiediamo al sindaco - ha aggiunto Bordonali - di sfruttare la legge regionale che prevede la chiusura di centri islamici che non rispettano le normative. La moschea di Brescia non è inserita come luogo di culto nel Pgt di Brescia e va chiusa».

Sulla vicenda è intervenuta anche Paola Vilardi, candidata sindaco di Brescia per il centrodestra: «Da sindaco chiuderò questa moschea non a norma. Abbiamo il dovere di dare sicurezza ai cittadini bresciani e la sicurezza passa anche dalla chiusura di questi centri di preghiera abusivi». 

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