Boom di richieste per adottare il piccolo Andrea

L’iter è preciso anche perché il percorso di due genitori che vogliono adottare un figlio non è semplice
L'agente Antonio Matrone con il piccolo
L'agente Antonio Matrone con il piccolo
AA

La storia del piccolo Andrea, il neonato abbandonato in centro città, ha commosso una provincia intera. E in queste ore sono state tante le richieste di famiglie interessate a dare un nuovo futuro al bambino lasciato in strada e ritrovato da un residente in Carmine che ha notato il passeggino dal balcone di casa.

«Ma l’iter è preciso anche perché il percorso di due genitori che vogliono adottare un figlio non è semplice e sicuramente non è un gioco» spiega il procuratore dei Minori Emma Avezzù. Non può bastare l’emozione del momento. «Per l’adozione - spiega Avezzù - esiste un elenco a livello nazionale e hanno la precedenza le famiglie ad oggi già iscritte e che hanno completato il percorso».

Prima però saranno interpellati i genitori naturali del neonato. Alla madre sarà concesso del tempo per ripensarci, anche se non ha mai riconosciuto il bambino. E poi c’è un padre che ha giurato di non sapere nulla della nascita del suo sesto figlio e che potrebbe decidere - avendone pieno diritto - di tenerlo e crescerlo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia