Bonettini (M5s): «In difesa dell'ambiente e a sostegno dei giovani»

Quello in cui lei è candidata è un collegio molto vasto e molto popoloso. Quale impegno prendersi verso il territorio?
Sul fronte ambientale mi piacerebbe venissero incaricate delle università per una ricognizione del territorio e per capire quali aree potrebbero prestarsi per campi fotovoltaici. Ci sono già tante aree commerciali e artigianali dismesse o vuote e mai utilizzate, da usare senza ulteriore consumo di suolo. Parlo del fotovoltaico perché le nostre valli, con gli altri tipi di energia rinnovabili, hanno già decisamente contribuito, ad esempio con l’idroelettrico. L’altro impegno che mi prenderei se fossi eletta, e parto proprio dalla tragica estate che abbiamo vissuto, è per il risparmio idrico e la rigenerazione idrica dei nostri territori. Perché i cambiamenti climatici sono purtroppo già entrati nelle nostre case e nella nostra vita. È possibile una ricognizione delle nostre reti idriche per mettere in alcuni punti degli acquedotti, cosa fattibile, microturbine per produrre energia. In alcuni paesi delle nostre valli questa tecnologia è già utilizzata.
Su quali priorità imposterà la campagna elettorale?
Come detto credo che la tutela dell’ambiente sia non solo un valore in sé ma anche elemento funzionale alla salute dei cittadini. Ma c’è anche altro. Parlo anche come mamma lavoratrice che vive in una valle. Bisogna mettere in campo servizi per consentire di coniugare famiglia e lavoro. Inoltre i piccoli ospedali delle valli sono in sofferenza ed è necessario intervenire sui servizi sanitari, ad esempio mettendo a disposizione una guardia medica efficiente.
Una buona fetta di elettori non sa per chi votare. Come pensa di convincerli?
Sono consapevole che percentuali elevatissime di elettorati non intendono andare a votare. Una disaffezione segno del malessere verso un la politica non volta al bene comune. Buona parte di questa percentuale sia costituita da giovani. Vorrei ricordare loro che il Movimento Cinque Stelle nel suo programma ha molti punti rivolti ai giovani, come la decontribuzione e il sostegno all’acquisto della prima casa e alle start up. Mi piacerebbe far capire che partiti e politici non sono tutti uguali.
Che valore assume per il M5s questo appuntamento elettorale?
Straordinariamente importante. Perché nonostante la percentuale di voti al movimento rispetto ad alcuni anni fa sia inferiore, la fuoriuscita di rappresentanti dal nostro movimento non va vissuta come sconfitta ma come opportunità. Il presidente Conte ha preso in mano il movimento e impresso una direzione ben definita.
Secondo lei è possibile un riavvicinamento con il Pd dopo il voto?
Non ho certezze da questo punto di vista. I maggiori esponenti del Pd continuano a citare come punto di riferimento il Governo e il metodo Draghi, che però non sono stati così infallibili. Finché il Partito democratico continuerà a parlare di metodo Draghi è difficile che tra noi ci possa essere un’alleanza. Naturalmente bisognerà vedere cosa succederà dopo il voto.
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