Bomba alla Polgai, ordinanza di custodia cautelare per Juan Antonio Sorroche

L'anarchico, già condannato a 14 anni di reclusione e attualmente detenuto, è ritenuto l'esecutore dell'attentato del 2015
BOMBA ALLA POLGAI, ORDINANZA DI CUSTODIA CAUTELARE
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È Juan Antonio Sorroche, già condannato a 14 anni di reclusione attualmente detenuto per aver messo nel 2018 una bomba davanti alla sede della Lega a Treviso, l’anarchico raggiunto in mattinata da ordinanza di custodia cautelare perché ritenuto l’esecutore dell’attentato alla sede della Polgai di Brescia del dicembre del 2015.

A emettere l'ordinanza è il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Brescia su richiesta della Procura nei confronti

Dall’attività di indagine sono emersi elementi di responsabilità a carico del libertario per l’attentato commesso il 18 dicembre 2015, a Brescia, quando un ordigno contenuto in una pentola a pressione è deflagrato nei pressi dell’ingresso della Scuola di Polizia Giudiziaria, episodio poi rivendicato con un documento a firma «Cellula Anarchica acca» il 5 gennaio 2016.

La conferenza stampa in Questura - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it
La conferenza stampa in Questura - Foto Marco Ortogni Neg © www.giornaledibrescia.it

«Ci siamo concentrati sui reperti ritrovato sul luogo dell’attentato. Li abbiamo affidati ad un consulente che ha trovato un campione organico che è risultato decisivo per la formazione di un quadro accusatorio nei confronti di Juan Antonio Sorroche» ha spiegato il questore Spina. «Per noi era una ferita aperta dopo che le prime indagini si erano chiuse senza elementi sufficienti. La svolta è stata la traccia con un profilo genetico misto che ha restituito la compatibilità con l’anarchico indagato. La traccia era sui resti dello zainetto in cui venne posizionato l’ordigno» hanno spiegato gli inquirenti. «Con convinzione sottolineo l’impegno e la professionalità degli investigatori che con tenacia e tenendo presente la gravità del fatto e il valore simbolico dell’obiettivo colpito, hanno raccolto elementi indiziari che hanno portato all’ordinanza di custodia cautelare del gip» le parole del procuratore capo Francesco Prete.

L'episodio

L’episodio ricondotto agli ambienti anarchici risale al 2015. Nella notte del 18 dicembre una pentola a pressione carica di polvere pirica era esplosa davanti all’ingresso della scuola di polizia giudiziaria, 13 minuti dopo essere stata lasciata davanti al portone da un uomo ripreso dalle telecamere di sicurezza. A gennaio 2016 la Cellula anarchica acca (Caa) aveva rivendicato l'atto: «Abbiamo attaccato uno dei bracci armati dello Stato. In questa scuola vengono istruiti sbirri di tutta Italia e di altri Stati», avevano scritto in rete. 

Nel 2019 la Procura di Brescia aveva riaperto l'inchiesta sulla bomba artigianale esplosa davanti alla sede della scuola di Polizia. Erano stati indagati due anarchici, Juan Antonio Sorroche Fernandez, quarantenne originario di Girona, e Manuel Oxoli, bresciano. Entrambi sono finiti sotto indagine, poi l'estate scorsa e durante le perquisizioni, gli agenti della Digos hanno trovato delle pentole a pressione.

Nel 2021 il profilo genetico di Sorroche Fernandez era stato rintracciato su un frammento di zaino parzialmente combusto raccolto davanti alla Polgai la mattina dopo l’attentato del 18 dicembre del 2015. Già due anni fa la compatibilità del campione biologico estrapolato dal brandello di tessuto con il dna dell’anarchico di Girona era stata definita da «limitata a moderatamente forte».

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