Bimba muore avvelenata dopo aver inghiottito una batteria

La piccola Cristina, che aveva 3 anni, è morta a Bergamo: inutile la corsa disperata in ospedale
Purtroppo inutile la corsa in ambulanza verso l'ospedale
Purtroppo inutile la corsa in ambulanza verso l'ospedale
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È morta a soli tre anni la piccola Cristina. E non è servita a nulla la corsa in ospedale: quella batteria che poco prima si era portata alla bocca si è rivelata fatale. Vittima di un gioco pericolosissimo: l’incubo di ogni genitore, che il proprio bimbo possa ingerire qualcosa che inavvertitamente si è avvicinato alle labbra, è diventato tragedia reale per la mamma e il papà di Cristina.

È successo sabato pomeriggio nella Bergamasca. La famiglia Radulovic risiede al campo nomadi di Calcinatello, ma da qualche tempo si era trasferita a Carobbio degli Angeli, in provincia di Bergamo, dove vivono alcuni parenti.  I Radulovic sono molto noti, sia a Calcinato, sia nei paesi limitrofi: una famiglia numerosa, che ha ramificazioni in tutto il nord Italia. Tra parenti vicini e lontani, si contano almeno un migliaio di membri.

Cristina si trovava a Bergamo con i genitori, le due sorelle e i due fratelli. Inizialmente, sabato, il padre ha pensato che fosse stata colpita da un malore: all’inizio non respirava, era diventata cianotica. Il suo sguardo è poi caduto sulla sveglia. Il vano in cui erano collocate le batterie era aperto e drammaticamente vuoto: è bastato un attimo per collegare le condizioni in cui versava la sua figlioletta con quella scoperta. Ha chiamato il 112. Un’ambulanza ha trasferito la bambina all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo: non c’è stato nulla da fare. La batteria, finita nello stomaco, l’ha avvelenata.

E proprio l’avvelenamento è la causa della morte della piccola Cristina: «È una terribile disgrazia - afferma il sindaco, Nicoletta Maestri -. Inizialmente pareva che ci trovassimo di fronte a una nuova e giovanissima vittima del virus: questa era la voce che circolava. E invece poi ci è stato spiegato». Oggi la salma della bambina sarà benedetta con una cerimonia che si svolgerà in forma privata al cimitero di Carobbio degli Angeli. Le saranno simbolicamente vicine le comunità nomadi di Calcinato e tutta la popolazione, che in queste ore sta lasciando a lei e ai suoi famigliari centinaia di messaggi di cordoglio.

 

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