Bilancio e nuovo bando per Museke tra Africa, realtà locale e giovani

La Fondazione presenta il consuntivo di missione e i prossimi fondi per progetti di utilità sociale
FONDAZIONE MUSEKE, IL BILANCIO
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La Fondazione Museke rinnova passione e competenza nel campo della cooperazione internazionale, promuovendo e realizzando progetti in ambito sanitario, educativo, formativo e sociale, in particolare nei Paesi a basso reddito ma anche in Italia.

Lo fa approvando il bilancio di missione 2021 e lanciando il nuovo bando erogativo annuale che ha una dotazione fissa di 250mila euro per il finanziamento di progetti di utilità sociale, col valore aggiunto di un premio per giovani laureati intitolato alla fondatrice Enrica Lombardi. «Uno slancio rinnovato nelle molte attività che ci vedono in prima linea – ha sottolineato la tesoriera Aurora Lombardi -, partendo proprio da una storia ricca di progetti e risorse distribuite lo scorso anno».

I numeri

Il Consiglio di Museke ha approvato il bilancio consuntivo che ha consentito di erogare 700mila euro, di cui 250mila per progetti all’estero (Burundi, Mozambico, Tanzania) condotti in collaborazione con altri enti, principalmente con Fondazione Tovini, Medicus Mundi, Fondazione Sipec, Vis; altri 250mila per il bando erogativo annuale; 55mila per progetti sul territorio bresciano in collaborazione con il Comune e Ats di Brescia; 15mila per progetti con l’Università degli Studi di Brescia (CeTAmb e Cattedra Unesco) e con la Cattolica (Cattedra Unesco e Alta Scuola per l’Ambiente); 50mila, infine, per varie attività di beneficenza e borse di studio. Con un nuovo format è già aperto il bando erogativo annuale che prevede un contributo massimo di 15mila euro erogabile per ogni progetto (lo scorso anno 31) da presentare entro il 30 giugno (info e scheda adesione sul sito fondazionemuseke.org).

«Il Bilancio di missione – ha precisato il presidente don Roberto Lombardi - descrive nel dettaglio ogni singolo progetto relativo alla ultradecennale attività istituzionale della Fondazione che si espande sempre più sia nei paesi africani sia sul territorio locale, in stretta collaborazione con l’ente pubblico». Due esempi significativi: gestione di una rete di appartamenti di «housing sociale per persone senza fissa dimora» e il progetto Pelletteria, un laboratorio occupazionale per 12 donne straniere.

«Le tre migliori tesi di laurea magistrale, discusse in tutte le Università italiane, anche da studenti stranieri, dedicate agli ambiti socio-sanitari e materno-infantili nei Paesi africani- ha ricordato infine la vicepresidente Marina Dughi -, ci ricorderanno Enrica Lombardi, che seppe suscitare le parte migliore nelle persone. Per noi un modo per mantenere sempre viva la sua memoria e augurare alle nuove generazioni la stessa determinazione».

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