Biglietto e mascherine: su bus e corriere tornano i controllori

Il ministro Giovannini annuncia la novità, l’Agenzia del Tpl di Brescia: «Sì a verifiche a campione, impossibile su ogni mezzo»
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TPL, TORNANO I CONTROLLORI
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L’annuncio del ministro dei Trasporti Enrico Giovannini ha lasciato un po’ perplessi gli addetti ai lavori. «Sui bus tornano i controllori». Dovranno verificare non solo il possesso del biglietto o dell’abbonamento da parte dei passeggeri, ma anche il rispetto delle norme anti-Covid: uso della mascherina, capienza dei mezzi non superiore all’80%.

Impossibile però immaginare che vi sia un controllore su ogni autobus, anche se qualche equivoco le parole di Giovannini e le bozze delle linee guida girate nei giorni scorsi (con tanto di ventilate assunzioni di nuovo personale) lo hanno creato. Vorrebbe dire avere il doppio degli autisti rispetto ai numeri attuali. Soluzione «impraticabile» in così poco tempo. Con ogni probabilità si faranno controlli «a campione», come in realtà a Brescia si è sempre fatto, anche nei mesi scorsi. Controlli su biglietti, ma anche distanziamenti, capienza e mascherine.

Quello dei controlli, ha detto ieri il ministro Giovannini intervistato da Rainews24, è un tema «cruciale». Le nuove linee guida «che abbiamo inviato al Comitato tecnico scientifico - ha continuato - ripristinano la figura del controllore, sospesa per motivi sanitari nei mesi scorsi». Il vecchio testo, infatti, prevedevano la possibilità di «sospendere la vendita e il controllo dei titoli di viaggio a bordo» dei mezzi. Attività che ora sarà reintrodotta. O, meglio, non più sospesa, come del resto avevano chiesto gli enti locali e le aziende di trasporto.

«Da questo punto di vista - spiega l’assessore alla Mobilità di palazzo Loggia Federico Manzoni - Brescia è sempre stata un passo avanti. Noi non abbiamo mai sospeso i controlli, se non durante il primo lockdown. I controllori non si sono limitati a verificare i titoli di viaggio, ma anche il corretto uso delle mascherine o l’affollamento dei mezzi». Ora quest’attività viene fissata come standard dal Ministero. Insomma, è come se Brescia avesse «fatto scuola». Resta da chiarire che tipo di «controlli» abbia in mente Giovannini. «Sia chiaro, un controllore su ogni corsa non è fattibile» spiega Manzoni. «I controlli non potranno che continuare come si sono sempre fatti a Brescia, a campione» conferma il presidente dell’Agenzia del Tpl Claudio Bragaglio. Un conto è per altro controllare un mezzo a lunga percorrenza (un aereo, un treno alta velocità, un Flixbus: mezzi su cui da settembre servirà il green pass). Altra cosa i mezzi del trasporto pubblico, con fermate ogni pochi minuti.

Il primo punto da chiarire è che l’80% della capienza non vuol dire l’80% dei posti a sedere. Anzi. Su un treno del metrò vuol dire che possono salire 250 utenti per convoglio (314 la capienza), sui bus urbani 80 passeggeri (100 i posti omologati) sulle corriere extraurbane tutti i posti a sedere e una decina di passeggeri in piedi. Ma chi conta i posti liberi? Con l’avvio della pandemia Brescia Mobilità ha messo a punto un piano anti-affollamento.

Sulla metro e sulla gran parte dei mezzi urbani sono stati installati sensori che contano ingressi e uscite, ricorda il direttore generale di Brescia Mobilità Marco Medeghini. I monitor del metrò mostrano in tempo reale i posti disponibili, visibili dalle banchine. Sui bus un adesivo indica i posti che si possono occupare e sulla veletta esterna (quella dove si legge il numero della linea) e su un monitor interno vengono scritti i posti liberi. Messaggi vocali invitano anche a rispettare distanze e a indossare la mascherina e tutti i mezzi vengono sanificati con l’innovativo sistema «silver barrier». Si può pagare con app, sms, bancomat. «Abbiamo poi squadre itineranti che fanno verifiche a campione» spiega Medeghini. Rarissimi i casi in cui i mezzi erano troppo «pieni». Ma è chiaro che se un bus è già all’80% e alla fermata ci sono dieci persone che aspettano, potrebbe non fermarsi.

Il banco di prova sarà la ripartenza della scuola. Brescia Trasporti ha previsto mezzi di «soccorso» che vadano a potenziare le linee in sofferenza. Nei primi giorni servirà flessibilità per capire come si organizzeranno i vari istituti scolastici. Al di là di controlli e controllori.Prove di ripartenzaMobilità e istruzione

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