Benedetta, la tiktoker bresciana che parla di filosofia con 300mila follower

Ci sono oltre 300mila persone che vogliono prendere un «caffè filosofico» con Benedetta. Lei è brescianissima, ha un sorriso contagioso e la sua pagina, «Filosofia e caffeina» appunto, in pochi mesi è diventata un fenomeno social a livello nazionale. Il segreto? «Forse il linguaggio colloquiale e il clima disteso con il quale affronto argomenti che hanno a che fare con la vita reale delle persone, soprattutto di ordine etico-morale. In fondo chiunque nella propria vita ha bisogno di elaborare quello che vive, o si pone domande di senso».
Freschezza, originalità e tanta passione sono gli ingrendienti che Benedetta Santini mette nei suoi video che fanno incetta di like e suscitano commenti su commenti.
Durante il lockdown
La filosofia, svecchiata e in chiave pop, fa discutere. «Ero anche stanca di sentirmi dire che è una disciplina inutile o che Hegel non si capisce», ci confessa ridendo. L’idea della pagina social le è venuta durante il periodo del lockdown. «I miei amici non mi ascoltavano più quando parlavo di certi temi. Così ho iniziato a parlare da sola e a postare i miei video. All’inizio avevo paura di essere presa in giro, non mi aspettavo certo tutto questo successo». In un mondo (social) popolato da balletti e sketch di ogni genere, un video su Platone può generare davvero tanto stupore.

I social
«Oggi in realtà anche i social sono cambiati - analizza Benedetta -: si riflette di più, soprattutto su TikTok, dove è arrivato anche il mio "collega" Matteo Saudino. Abbiamo alla fine uno spazio minoritario, è vero, ma d’altro canto è così anche nel mondo reale». Il nome «Filosofia e caffeina» invece da dove è nato? «Ho pensato che sarebbe stato bello prendere un caffé con i filosofi, ma anche con le persone che si vogliono avvicinare alla filosofia. E poi si dice che il sonno della ragione generi mostri. Ecco, la filosofia è un po’ la caffeina che aiuta a tener sveglia la ragione». Se poi a questo caffé manca un po’ di zucchero, è la presenza stessa di Benedetta, unita alla sua chiarezza, a rendere più dolce la filosofia.
Numeri record
Anche questa è una chiave del successo, che si traduce in numeri da capogiro: 200mila seguaci su TikTok (dove ha ottenuto anche 1,5 milioni di like), 130mila su Instagram. Davvero non male se si considerano gli argomenti trattati. Ma forse sorprende ancor di più il profilo degli utenti: «Non ci sono solo giovanissimi, anzi solo l’1% di chi mi segue è minorenne. Le fasce di età che mi seguono di più sono quella tra i 24 e i 35 anni, e quella degli over 65. Spesso sono persone che stanno cercando di cambiare qualche cosa nella propria vita, oppure che stanno affrontando situazioni difficili, come una malattia o un lutto».
Non solo Instagram e Tik Tok
Ora, sulla scorta del successo della pagina social, Benedetta ha pubblicato anche un volume per Mondadori e ha portato in scena uno spettacolo teatrale. «Erano anni che desideravo fare il libro. Si intitola "Platone, c’ho l’ansia", è per chi si "sente fuori posto" e propone un percorso attraverso otto filosofi».

Nella selezione dei magnifici otto (non ve li sveliamo tutti), ci sono due "outsider" come Talete e Fichte. «A Talete tengo tantissimo. Spesso è considerato solo "quello dell’acqua". Molti non sanno neanche che è stato lui, e non Socrate, a dire per primo "conosci te stesso". Questo filosofo è il simbolo delle etichette sbagliate che ci mettono le persone. Siamo, appunto, il "Talete di turno". Nel mio libro diventa invece "il turno di Talete". Credo di avergli reso un po’ giustizia». Quanto a Fichte, «ha scritto la mia opera preferita, "La missione del dotto"».
Tutto esaurito
Benedetta in passato è stata insegnante alle elementari: erano gli anni in cui spiegava Socrate persino ai bambini. Oggi è docente di filosofia e scienze umane in un liceo cittadino. «I miei studenti mi hanno trovata sui social naturalmente. Ma in classe si resta all’interno di schemi più tradizionali, come richiede l’istituzione». E poi, come si diceva, c’è lo spettacolo teatrale: «A gennaio l’ho portato in scena a Civitanova Marche. Verte sulle vite dei filosofi e sui loro insegnamenti, e ha registrato il tutto esaurito». Ora il sogno è quello di portarlo nella sua città.
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