Basilica delle Grazie, in autunno nuovi spazi per l’accoglienza e la meditazione

Gli interventi riguardano la creazione di un percorso interno, un nuovo spazio verde e la ristrutturazione dell'ex abitazione del sagrestano
La basilica delle Grazie, sede della devozione bresciana per Paolo VI - © www.giornaledibrescia.it
La basilica delle Grazie, sede della devozione bresciana per Paolo VI - © www.giornaledibrescia.it
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Dal prossimo 5 settembre i pellegrini in visita alla basilica e al santuario di Santa Maria delle Grazie avranno a disposizione nuovi spazi per l’accoglienza e la meditazione, grazie ad un finanziamento della Cei di 500mila euro, ottenuto dal rettore del complesso, don Claudio Zanardini, di concerto con il vescovo Tremolada. «Il progetto è partito con la canonizzazione di Paolo VI nel 2018 - ha spiegato Zanardini -, e nel 2019 siamo stati meta di svariati pellegrinaggi che hanno portato qui fino a 5mila persone». Papa Montini è sempre stato legato a questo santuario: qui celebrò la prima messa, e qui si conserva la sua reliquia, una maglia macchiata di sangue in seguito all’attentato di Manila del 1970.

Prima dell’intervento di sistemazione ora in corso, i fedeli venivano accolti in un salone da cento posti affacciato su via Calatafimi, in cui venivano proiettati filmati, ma poi, per raggiungere santuario e basilica, dovevano uscire e camminare brevemente all’esterno. «Ho quindi studiato un percorso interno - continua il rettore -, che passa attraverso un’ortaglia ormai abbandonata, realizzata in parte del chiostro del ‘500 e che ora invece abbiamo trasformato in un bel giardino, sobrio ed elegante, che intitoleremo alla Trasfigurazione, giorno della morte di Paolo VI».

Uno spazio verde, raccolto, in cui all’ombra di tre alberi, saranno poste alcune panchine, e dove regnerà il silenzio, proprio per consentire meditazione e preghiere. Sul muretto laterale si potrà ammirare un mosaico a tema donato dall’Officina Orsoni di Venezia, mentre sul fondo campeggerà il grande arazzo con il volto di Paolo VI che fu usato a Roma il giorno della sua canonizzazione.

«A questo punto, poi, abbiamo innestato un secondo progetto, di servizio alla Diocesi - continua il rettore delle Grazie - : abbiamo ristrutturato la vecchia casa del sagrestano che era in stato di totale abbandono e degrado: qui ora vivranno tre suore che si metteranno a disposizione delle parrocchie senza curato per organizzare ritrovi e incontri a tema dedicati ai giovani e alle coppie, sollevando così i parroci soli. Saranno poi le tre religiose a svolgere qua un servizio di accoglienza, per i pellegrini e i fedeli che giungono in basilica». Nella ristrutturazione dell’appartamento si sono dovuti rispettare tutti i dettami e le prescrizioni della soprintendenza per non rovinare i muri del ’500: sono questi accorgimenti che hanno comportato la spesa poi finanziata dalla Cei.

Nei conteggi sono rimasti esclusi servizi igienici per i fedeli installati nella struttura, nuovi e a norma, che comportano un costo ulteriore di 38.500 euro. Per questa cifra don Zanardini si è rivolto alla generosità dei bresciani, con un accorato appello, nei giorni scorsi. Per chi volesse contribuire il codice Iban del Santuario delle Grazie è IT 73 A 0538711240000042699174. Come causale inserire «Nuovi servizi santuario». Il tutto sarà pronto per il 5 settembre, in vista della grande festa dell’8 dedicata proprio a Santa Maria delle Grazie.

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