Barbariga, al Molino della Terra un pezzo di Storia
Modesta Stella ha 84 anni ed è molenera da 53. Da tempo non lavora più fra sacchi, granoturco e farina, ma il figlio Pietro ha preso il suo posto. Il Molino della Terra, in via XXVI Aprile al numero 22 a Barbariga (telefono 030/9971308 oppure 339/6729667), è uno dei pochissimi ancora in attività nella Bassa.

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Modesta Stella ha 84 anni ed è molenera da 53. Da tempo non lavora più fra sacchi, granoturco e farina, ma il figlio Pietro ha preso il suo posto. Il Molino della Terra, in via XXVI Aprile al numero 22 a Barbariga (telefono 030/9971308 oppure 339/6729667), è uno dei pochissimi ancora in attività nella Bassa. Macine stile antico, mosse da una ruota spinta dalla forza idraulica.
È una storia plurisecolare quella del Molino della Terra. Carte d'archivio documentano la sua esistenza fin dal 1430; dapprima proprietà del casato aristocratico, passò poi al Comune, che lo affittò agli Alghisi. Questi ultimi acquistarono la macina, ereditata da Maria, sposa di Giacomo Alloisio, suocero di Modesta Stella e padre di Agostino. Siamo arrivati ai giorni nostri.
Il Molino della Terra si sviluppa su tre piani. Al secondo i macchinari per setacciare la farina, al primo le macchine per insaccarla, al pianoterra la ruota e i laminatoi per macinarla. I macchinari sono originali degli anni Trenta-Quaranta, così come la ruota esterna, il motore iniziale di tutto il meccanismo.
Modesta Stella è testimone diretta di un'epoca che la cronologia non collocherebbe troppo distante, ma che la storia sospinge all'indietro.
È una storia plurisecolare quella del Molino della Terra. Carte d'archivio documentano la sua esistenza fin dal 1430; dapprima proprietà del casato aristocratico, passò poi al Comune, che lo affittò agli Alghisi. Questi ultimi acquistarono la macina, ereditata da Maria, sposa di Giacomo Alloisio, suocero di Modesta Stella e padre di Agostino. Siamo arrivati ai giorni nostri.
Il Molino della Terra si sviluppa su tre piani. Al secondo i macchinari per setacciare la farina, al primo le macchine per insaccarla, al pianoterra la ruota e i laminatoi per macinarla. I macchinari sono originali degli anni Trenta-Quaranta, così come la ruota esterna, il motore iniziale di tutto il meccanismo.
Modesta Stella è testimone diretta di un'epoca che la cronologia non collocherebbe troppo distante, ma che la storia sospinge all'indietro.
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