Babbo Tartaglia dispensa doni per i bresciani

Curiosa iniziativa di «yarn bombing» del collettivo The Sceem: la statua di Tartaglia in via Trieste tramutata in... Babbo Natale
  • Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
    Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
  • Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
    Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
  • Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
    Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
  • Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
    Babbo Tartaglia, opera del collettivo The Sceem
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L'austero matematico Niccolò che domina piazzetta Santa Maria in Calchera nella notte si è tramutato in Babbo Tartaglia. Con berretto rosso in testa, sciarpa in tinta e un inevitabile carico di doni, appesi al planisfero in metallo che fissa con scientifica devozione.

Un miracolo di Natale? Molto meno e molto più. Si tratta dell'opera del collettivo The Sceem (acronimo di Spazio Condivisione Espressione Effetto  Miglioramento), che con questa «bravata morbida», come la definiscono loro stessi, hanno deciso di colorare un angolo del centro storico.

La filosofia è quello dello «yarn bombing». «Il senso delle nostre installazioni - spiegano loro - è generalmente di condivisione di un'idea, la trasformazione di elementi urbani in qualcosa di diverso e colorato. Nel caso specifico, la statua di Tartaglia si presta bene a diventare Babbo Tartaglia (barba bianca) che regala doni a tutti, bresciani e non. Siamo un collettivo di yarnbombing e ci piace condividere il piacere del "fatto a mano"». Dal berretto ai doni, infatti, tutto è realizzato a mano, secondo le stime con non meno di due settimane di lavoro.  

Tanto impegno, un pizzico di ironia e un dono che sa molto di Natale. Ma quella che ha riguardato la statua di Tartaglia non è la prima iniziativa (sui social #yarnbombingbs) dei cinque componenti di The Sceem. Tra quelle che nei mesi scorsi hanno sortito maggior eco mediatica c'è senz'altro The Mice Floating Piers, il ponticello per topolini sospeso attraverso il laghetto del Parco Ducos, ad imitazione - in scala ridotta - della ben più celebre passerella di The Floating Piers creata da Christo sul lago d'Iseo. La più recente, invece, ha visto ninfee ispirate a Monet galleggiare colorate nella vela d'acqua di piazza Vittoria.

Quanto alla statua del Tartaglia, non è la prima volta che ispira iniziative... creative, anche più corsare di quella odierna. In un mattino del 2014 era persino apparso bendato con un reggiseno, suscitato la curiosità e l'ilarità specie tra gli studenti dell'istituto che sorge a ridosso della piazza. Certo, lo yarn bombing è tutta un'altra cosa.

 

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