Autobiografia di cinque donne per la Neuropsichiatria del Civile

Il frutto del laboratorio di scrittura autobiografica sosterrà la Neuropsichiatria dell'ospedale cittadino
Scrittura (simbolica)
Scrittura (simbolica)
AA

Cinque mogli, cinque mamme, cinque donne. Per mesi si sono incontrate, per mesi hanno scritto di se stesse, alle prese con lavoro, famiglia, figli, di cui uno seguito dal servizio di Neuropsichiatria dell’ospedale Civile.

Lo hanno fatto nel laboratorio di scrittura autobiografica. Il risultato è un quaderno, con un titolo per lo meno curioso... «Grazie di culo». L’idea è arrivata quando il correttore automatico del cellulare ha trasformato il «grazie di cuore» di un messaggio inviato da una di loro. Le cinque nuove scrittrici hanno scelto così un titolo alla loro produzione. Un titolo che desse l’idea dell’imprevedibilità delle loro vite, fatte di momenti di rabbia e di sollievo, di difficoltà e di gioie. Esperienze che hanno messo nero su bianco.

Ad accompagnarle nel viaggio di conoscenza di loro stesse Monica Bertelli, esperta in metodologie autobiografiche, che ha spiegato come la scrittura autobiografica non sia proprio una terapia. Sarebbe, però, stata davvero d’aiuto per migliorare il rapporto tra specialisti e famiglie. Le offerte per l’acquisto del quaderno autobiografico andranno a sostenere la Neuropsichiatria dell’ospedale Civile

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia