Auto elettriche, piano della Loggia per 156 colonnine in città

Brescia: aperta la manifestazione di interesse per raccogliere le proposte degli operatori. Offerte entro il 16 maggio
Loading video...
156 COLONNINE DI RICARICA
AA

Una rete di stazioni di ricarica per auto elettriche diffusa e capillare. Un po’ come avviene per i distributori tradizionali. Dopo aver varato gli «indirizzi» per potenziare l’infrastruttura, lo scorso 29 dicembre, ora la Loggia ha sfornato la mappa delle nuove colonnine: 156 (con doppio stallo) quelle stimate come «fabbisogno», con una dotazione prevista quartiere per quartiere.

Adesso toccherà agli operatori farsi avanti e presentare i progetti, rispondendo (entro le ore 24 del 16 maggio) alla «manifestazione di interesse» lanciata dal Comune di Brescia. L’obiettivo è favorire la presenza di più soggetti, nell’ottica di una sana concorrenza che possa garantire un servizio di qualità agli utenti.

A che punto siamo con le auto elettriche

Un’auto nuova su cinque venduta in Europa è elettrica. In città, nel 2021, i veicoli a zero emissioni sono triplicati rispetto all’anno prima e le ricariche sono più che raddoppiate: da 15mila a oltre 32mila, con potenza erogata passata da 300mila a 600mila kilowattora. Insomma, il futuro della mobilità sarà soprattutto elettrico, visti per altro gli obiettivi dell’Europa di azzerare le emissioni di gas serra con la messa fuori produzione delle auto diesel e benzina nel 2035. C’è però un ritardo nello sviluppo delle infrastrutture di ricarica. Acea (European automobile manufacturers association), l’associazione dei costruttori europei, ha calcolato che tra 2017 e 2021 le vendite di auto elettriche sono crescite di 10 volte, il numero di caricabatterie pubblici meno di 2,5 volte. Oggi, a Brescia, su suolo pubblico, esiste la rete E-moving di A2A, progetto sperimentale partito dieci anni fa con tariffa flat. Ora quella sperimentazione è finita e la Loggia ha voluto definire «una disciplina organica per la realizzazione e la gestione delle infrastrutture di ricarica» su suolo pubblico, tenendo conto che in parallelo si svilupperà anche la ricarica casalinga o «privata» (supermercati, centri commerciali, benzinai...).

Il bando della Loggia

Lo scorso 13 aprile, su proposta dell’assessore Federico Manzoni, la Giunta comunale di palazzo Loggia ha così approvato gli «indirizzi integrativi» per la «localizzazione, realizzazione e gestione di infrastrutture di ricarica» di veicoli elettrici o ibridi. E il 15 aprile è stata pubblicata la manifestazione di interesse per individuare gli operatori interessati tenendo fermo il principio della «interoperatività» (si dovrà poter ricaricare l’auto in qualunque colonnina, anche se si ha un abbonamento con un diverso operatore). I paletti della Loggia partono dalla mappa delle 156 colonnine, almeno 4 in ogni quartiere.

La proposta dovrà comprendere un minimo di 20 postazioni (40 stalli), spalmate in tutte le cinque zone in cui è stata suddivisa la città (almeno il 20% in ciascuna delle zone Nord, Sud, Est, Ovest; il 10% massimo in Centro); ciascun soggetto non potrà poi superare il 50% delle colonnine previste in un quartiere. La localizzazione sarà comunque proposta dell’operatore e valutata dagli uffici comunali. In base alle proposte, si potrà anche decidere di superare il tetto oggi fissato per ciascun quartiere. L’operatore dovrà presentare progetto, costi (a suo carico), piano di manutenzioni e piano tariffario per gli utenti. L’autorizzazione durerà 10 anni, con possibile proroga per altri 5. Come previsto dal regolamento comunale, per stalli e colonnine non sarà previsto alcun canone di occupazione del suolo pubblico.

Potenze e modalità di pagamento

Previste sia colonnine a potenza standard (tra 3,7 e 22 kw) per le ricariche lente, con almeno due prese; sia colonnine a potenza elevata (oltre 22 kw), per le ricariche veloci, con connettori del tipo «Combo 2». Gli operatori dovranno comunque adeguarsi ai migliori standard previsti dall’evolversi della normativa. Per rendere accessibile il servizio a tutti gli utenti (abbonati o occasionali) il pagamento oltre che con App o tessere dovrà poter avvenire anche con bancomat o carta di credito contactless, sistemi Nfc o comunque sistemi che consentano «il pagamento immediato, senza registrazione preventiva e senza dover stipulare contratti». L’obiettivo è che le prime colonnine nascano in estate.

Icona Newsletter

@Buongiorno Brescia

La newsletter del mattino, per iniziare la giornata sapendo che aria tira in città, provincia e non solo.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato