Auto delle Polizie locali delle provincia in coda in via Gambara

Comandanti e agenti, in veste di pubblici ufficiali, sono stati infatti chiamati a riconsegnare tutti i plichi contenenti il materiale elettorale
La consegna delle schede elettorali
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No. Non si tratta del peggior incubo dell'automobilista indisciplinato, quello immortalato nelle foto. Ma che ci fanno a tarda notte decine di mezzi delle Polizie Locali di ogni angolo della provincia assiepate tutte insieme lungo una sola e angusta strada cittadina? Se lo sarà chiesto, forse con un pizzico di apprensione, qualche conducente in transito. Il quale non aveva tuttavia di che temere. Quello era solo l'epilogo della tornata referendaria che si è svolta ieri in 1.162 seggi del Bresciano.

 

 

  • La consegna delle schede elettorali: auto delle Polizie locali
    La consegna delle schede elettorali: auto delle Polizie locali
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    La consegna delle schede elettorali: auto delle Polizie locali
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    La consegna delle schede elettorali: auto delle Polizie locali


Già, perché, a termini di legge, tutte le schede di voto e tutto il materiale di ogni sezione e seggio, alla conclusione delle operazioni di scrutinio, deve essere sigillata in una busta e al più presto recapitata all'Ufficio Provinciale per il referendum. Una speciale commissione che viene appositamente istituita presso il Tribunale, nella fattispecie a Brescia, al Palagiustizia. E proprio in via Lattanzio Gambara, dove ha sede il tribunale cittadino, dopo la mezzanotte è stato tutto un via vai di auto e mezzi delle Polizie Locali di tutto il Bresciano.

Comandanti e agenti, in veste di pubblici ufficiali, sono stati infatti chiamati a riconsegnare tutti i plichi contenenti il materiale elettorale - matite copiative e verbali inclusi. Un compito delicato e in molti casi faticoso: le buste ministeriali e il loro contenuto, infatti, sono voluminosi e decisamente pesanti.

Quanto al colpo d'occhio offerto dalle decine di veicoli in livrea d'istituto che affollavano via Lattanzio Gambara, - spettacolo in sé decisamente insolito e suggestivo, tanto più a quell'ora di notte - rappresenta efficacemente come anche nell'era del digitale alcune operazioni, semplici e maledettamente concrete, siano ancora un contributo quasi tangibile alla democrazia. Ma risultino al limite dell'anacronismo: benzina, chilometri, fatica e ore di lavoro sottratte ai bilanci spesso già esigui dei comuni. Ai quali forse l'approdo al voto elettronico - già altrove collaudato - consentirebbe di contenere spese forse non proprio da terzo millennio.

 

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