Autisti: «Negati i permessi per donare sangue»

Per Brescia Trasporti la questione sollevata dalla Faisa-Cisal «non sussiste»
Due donatori in una foto d’archivio © www.giornaledibrescia.it
Due donatori in una foto d’archivio © www.giornaledibrescia.it
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Non c’è pace, di questi tempi, nel settore della mobilità. A puntare il dito contro Brescia Trasporti, in una lettera indirizzata anche al prefetto Attilio Visconti, all’Agenzia del Tpl e all’ospedale Civile, è la Federazione autonoma italiana sindacale autoferrotranvieri (Faisa-Cisal).

La questione riguarda le donazioni del personale avisino: «I nostri associati e non solo - leggiamo - ci segnalano che gli uffici di Brescia Trasporti non concedono permessi per donazioni di sangue astenendosi tra l’altro di comunicare tali dinieghi alle maestranze e/o di formalizzarli con idonea risposta documentata».

Questo nonostante la normativa preveda che «il datore non possa rifiutare il permesso esponendo esigenze organizzative o produttive ed evidenzia che il dipendente che deve donare il sangue è tenuto a comunicare l’assenza al datore di lavoro nel rispetto dei tempi e con le modalità eventualmente previste dal Ccnl applicato».

Per Brescia Trasporti, da noi contattata, «la questione non sussiste: i permessi non sono mai stati negati a nessuno. Probabilmente la lettera si riferisce a un caso risalente al 15 ottobre, giorno in cui il Green pass è diventato obbligatorio nei luoghi di lavoro: visto che si trattava di una data "complicata", l’ufficio turni ha chiesto all’autista di spostare il permesso e, insieme, è stata concordata un’altra giornata».

«A me risulta che sia accaduto 3 o 4 volte - ribatte Marco Cappa, segretario generale della Faisa di Brescia -. Ritengo sia un fatto molto grave, vista la richiesta di sangue e considerata la delicatezza del periodo storico in cui stiamo vivendo». Della questione è stata informata, con una lettera, anche l’Avis provinciale.

Senza entrare nel merito del botta e risposta il presidente Gabriele Pagliarini riferisce che «l’Avis è orgogliosa del fatto che anche altre realtà ritengano importante la donazione di sangue» e informa che «vista la situazione sociale particolare e proprio per non mettere in difficoltà né le aziende né i dipendenti la nostra sede provinciale è aperta sette giorni su sette: il nobile gesto volontario e anonimo del dono può essere quindi fatto in qualsiasi giorno e a qualsiasi orario».

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