Autisti bus: «Altri scioperi se non riparte il confronto»

Ieri lo sciopero dei lavoratori di Brescia Trasporti: si è riparlato dei problemi sindacali tra carenza del personale e rivendicazioni economiche
Un autobus di Brescia Trasporti
Un autobus di Brescia Trasporti
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È sempre più teso il clima sindacale interno a Brescia Trasporti, tra questioni di carenza del personale, sicurezza e rivendicazioni economiche da parte degli autisti. In attesa «che la società dia un cenno dopo tanto silenzio e indifferenza per riprendere la trattativa», Maurizio Munari del sindacato Cobas Trasporti, Fabio Simone di Orsa e Gabriele Sorio di Usb Trasporti, hanno incontrato i colleghi davanti alla sede di Brescia Mobilità di via Magnolini per fare il punto sullo sciopero di 24 ore di ieri.

Una giornata in cui ci sono stati disagi per tutti coloro che si spostano con bus e metro lungo la rete cittadina. Che ha visto - secondo le prime stime dei sindacati - l’adesione del 77% del personale.

«Due domeniche fa - hanno puntualizzato - si è forse toccato il punto più basso della moderna storia di Brescia Trasporti: ventinove corse saltate su svariate linee, per aver dirottato gli autisti alla guida di autobus adibiti al servizio stadio. Bel successo per un’azienda che in combutta col Comune che la controlla ha, non più tardi di due mesi fa, aumentato il prezzo del biglietto, per far pagare di più un servizio che non riesce per altro a garantire».

I rappresentanti dei lavoratori parlano di un «costante peggioramento delle condizioni lavorative, di straordinari non pagate, di autisti sotto numero da tempo». «Non stanno facendo nulla per ovviare i tanti problemi - aggiungono -, senza dimenticare, il tema della sicurezza che si fa di giorno in giorno più evidente». «Continueremo ad oltranza con gli scioperi, secondo le regole, senza cedere fino a che si riapriranno trattative». 

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