Autista dell'autobus preso a calci, sciopero di due ore: «Troppe aggressioni»

Or.s.a. Autoferro-Tpl, con Cobas e Usb, lo ha indetto venerdì 20 ottobre dalle 9 alle 11. Anche Faisa-Cisal chiede interventi urgenti
Gli autisti non si sentono tutelati sul posto di lavoro - © www.giornaledibrescia.it
Gli autisti non si sentono tutelati sul posto di lavoro - © www.giornaledibrescia.it
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Dopo l’aggressione subita ieri mattina da un autista di Brescia Trasporti, picchiato e fatto cadere da due persone che si lamentavano della lentezza dell’autobus su cui stavano viaggiando, scatta la mobilitazione dei sindacati.

Sciopero di due ore

Or.s.a. Autoferro-Tpl, con l’appoggio di Cobas e Usb, ha proclamato uno sciopero di due ore per domani, venerdì 20 ottobre, dalle 9 alle 11. L’obiettivo è, esprimendo solidaretà al collega, chiedere più tutele per la professione. «Purtroppo sono all’ordine del giorno le aggressioni non solo fisiche ma soprattutto verbali agli autisti che, al contrario di altre figure professionali, non hanno le necessarie tutele per svolgere il proprio lavoro in sicurezza - fanno sapere in una nota -. Parte della soluzione a questi problemi sarebbe la totale chiusura del posto guida, previsto dal protocollo di governo del 1° aprile 2022». Il sindacato chiede anche a Prefettura e Comune di mettere in campo azioni di deterrenza per poter garantire una maggior sicurezza sia al lavoratore che al cittadino.

Più impegno

«Lamentiamo troppa indifferenza rispetto alle continue aggressioni - sottolinea il sindacato Faisa-Cisal in una lettera rivolta a Comune, Prefettura, Agenzia Tpl, Brescia Trasporti e Brescia Mobilità -. I mezzi di trasporto non possono essere luogo di pericolo per chi viaggia e chi lavora, siamo seriamente preoccupati. I tavoli sulla sicurezza sembrano essersi arenati: chiediamo più impegno, ricordando che altre città (come Genova, ad esempio) hanno stipulato un protocollo ad hoc».

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