Attacco hacker: sistemi degli enti locali fermi da una settimana

La società, con un comunicato delle scorse ore, ha spiegato che «i clienti sono progressivamente in fase di riavvio a scaglioni e per gruppi successivi» ma ieri sera i siti di alcuni Comuni bresciani, della stessa Provincia (ko protocollo, albo pretorio, amministrazione trasparente e servizi online, fatturazione elettronica), insieme a diversi portali di consorzi ed enti erano ancora bloccati.
Non si arresta l’onda lunga dell’attacco hacker che, ormai una settimana fa, ha colpito la Westpole, società che fornisce servizi in cloud a PADigitale, azienda che ha gestisce i portali e i servizi interni di decine di pubbliche amministrazioni, a tutti i livelli, in tutta Italia, molti anche nel bresciano.
Quello che è stato ufficialmente definito come «un incidente di sicurezza» si è verificato la sera di venerdì 8 dicembre, con un attacco ai server della società che si trovano a Roma e Milano e, dalle ore successive, man mano che gli uffici hanno ripreso l’attività dopo la chiusura del fine settimana, sono comparsi avvisi di limitata operatività e chiusura degli sportelli. Sia nei siti web che sulle bacheche fisiche nei municipi e nelle sedi.
In particolare è stata colpita la piattaforma Urbi Smart, «il sistema informativo web con banca dati unica, gestione automatizzata dei processi e completa copertura funzionale per accompagnare gli enti sia nello svolgimento delle varie attività che nei processi di trasformazione a cui sono chiamati» come spiegava dal proprio portale il fornitore finito sotto attacco.
Da giorni
Da giorni ormai i tecnici sono al lavoro per ripristinare i sistemi che sono stati letteralmente bloccati. Da quello che si è fino ad ora saputo infatti Westpole è stata colpita da un ransomware, un virus che blocca l’accesso ai dati agli utenti del sistema. Gli hacker normalmente chiedono un riscatto per fornire i codici necessari a sbloccare l’infrastruttura tecnologica. In questo caso però non ci sono state rivendicazioni pubbliche e la società coinvolta non ha parlato di richieste di denaro.
Nel frattempo PADigitale assicura di aver «operato sin da subito per ottenere una nuova infrastruttura affidabile e sicura sulla quale, attivando propri gruppi di lavoro in emergenza, ha proceduto alla reimportazione dei dati dei propri clienti per garantire un’effettiva, sicura e tempestiva ripresa dei servizi» e aggiunto che «l’obiettivo di PADigitale è quello di assicurare un rapido ripristino delle funzioni essenziali e, progressivamente, il patrimonio informativo e di dati disponibile nell’arco di qualche giorno».
Sul territorio però per ora non si sono visti gli effetti: quasi tutti i servizi digitali del Municipio di Cazzago San Martino, ad esempio, restano al palo. «Il sistema è ancora in down, nonostante i tanti tentativi per ripristinare il tutto - spiega il sindaco Fabrizio Scuri -. Credo che prima di lunedì prossimo sia difficile un ritorno alla normalità. Negli uffici, come in Protocollo, stiamo lavorando principalmente off-line per cercare di non tenere tutto bloccato e dare un minimo di servizio. Molte attività, come i pagamenti e il ricevimento fatture, sono però completamente ferme».
E lo stesso accade a Gambara «Ancora tutto fermo» conferma il sindaco Tiziana Panigara che attraverso un post Facebook ha spiegato che «si segnalano problematiche ai servizi di protocollo (anche mezzo Pec), Albo Pretorio, Amministrazione Trasparente e Servizi On Line, Fatturazione elettronica».
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A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.
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