Asili nido gratis in città, 7 milioni a sostegno delle famiglie

La Loggia aderisce all'iniziativa di Regione Lombardia con cinque milioni, il resto da Pirellone e Inps
7 MILIONI PER I NIDI GRATIS
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Sette milioni di euro: tanto vale la «Misura Nidi Gratis – Bonus 2020-21» promossa da Regione Lombardia e sposata dall’Amministrazione comunale cittadina. Da quest’anno una parte della copertura è in capo all’Inps, ente al quale bisogna rivolgere apposita domanda. Per l’anno scolastico in corso sono 651 – e ci sono ancora alcuni posti da assegnare – i bambini iscritti agli asili nido comunali. Meno rispetto ai 710 dell’anno 2019/2020.

Una diminuzione legata, secondo l’Amministrazione, alle preoccupazioni delle famiglie per la pandemia di coronavirus. «Dal 2017 il Comune di Brescia ha sempre aderito alla misura – spiega l’assessore all’Istruzione Pubblica, Fabio Capra – che negli anni è cresciuta costantemente. Oggi dei 7 milioni stanziati, cinque ricadono sui contribuenti, gli altri due sono suddivisi non in parti uguali, tra Inps e Regione. Per carità, sono benedetti anche questi ultimi, però mi sono sempre augurato da parte di Regione Lombardia qualche provvidenza in più nei confronti dei Comuni che devono sopportare il costo maggiore».

Per il sindaco Emilio Del Bono «vale la pena sottolineare che la misura non è gratis, ma è un intervento che la collettività fa nel tempo, e l’intenzione dell’Amministrazione non è quella di ridurre quanto stanziato, bensì di incrementarla nel tempo». Un’iniziativa che vuole dare anche ai genitori che lavorano la possibilità di continuare a farlo senza doversi preoccupare della supervisione dei bambini. Non tutti del resto possono contare sugli «ammortizzatori primari», ovvero i nonni; vuoi anche perché sempre più nonni lavorano ancora.

Brescia è un esempio virtuso: il sistema dei nido comunali riesce a coprire il 40% del fabbisogno. Assicura il 7% in più dell’obiettivo fissato dall’Unione Europea e garantisce il doppio dei posti disponibile mediamente nel resto d’Italia. «Torno a dire – conclude Capra – che nonostante Regione Lombardia contribuisca in maniera limitata, le famiglie non ci perdono. E questo grazie alla volontà dell’Amministrazione comunale di contribuire, anche nei periodi difficili».

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