Articiòc, creatività a casa Benedetti Michelangeli

In via Marsala 15, nella casa che fu di Arturo Bendetti Michelangeli, ha trovato casa l’associazione culturale «Articiòc», creazione di Roberto Giribardi e Miro Fabbri (che avevano già fatto un primo tentativo a Montirone), cui si è aggiunto Massimo Tantardini. Didattica, intrattenimento, condivisione e sogni... a colori aperti: Articiòc parla idiomi diversi, partendo da un concetto basilare: «È uno spazio aperto - spiega Giribardi -, dove chi ha un’idea valida da proporre, può mettersi in gioco».
Creatività e coraggio da mostrare in un «cubo magico» dove presentare un disco, testare una rappresentazione teatrale, organizzare una lettura di poesie. Non necessariamente per una sola sera, e senza per forza fare le ore piccole: «È una cosa su cui insisteremo molto - conferma Giribardi -: si inizia presto, magari per concludere le esibizioni entro le 23. E se un artista ha bisogno di più giorni, allora può replicare anche tre o quattro sere di fila».
L’importante è non confonderlo con un locale: si entrerà con una tessera gratuita e l’apertura, almeno per ora, sarà legata agli eventi. Se la musica è uno dei cardini del progetto (con l’idea della Articiòc Recordings e la possibilità di barattare il cachet dei musicisti con un’incisione discografica live), la presenza di Tantardini fa da sprone per l’aspetto legato a performance e arti visive. Ci sarebbe molto altro da dire: i corsi di musica (nell’austera magia della stanza ottagonale fatta costruire proprio da Michelangeli), arte e cultura. Il lavoro con le scuole. O gli ospiti in arrivo, tra cui il produttore dei Kings of Convenience (maggiori info si trovano sul profilo Facebook, in attesa del sito ufficiale).
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