Arriva l’ambulanza, ma il bimbo ha fretta e nasce in casa

Fiocco azzurro a Botticino mattina: il piccolo Jason non voleva più attendere
Un neonato (foto simbolica)
Un neonato (foto simbolica)
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Che potesse annunciarsi al mondo così presto e in maniera tanto rapida nessuno se lo aspettava. Che poi stabilisse di farlo tra le mura domestiche, prendendo in controtempo anche mamma e papà e il fratellino Gioele, era cosa del tutto impensabile.

Invece lui ha sorpreso tutti: sabato, a Mattina, frazione di Botticino dove nasce il giorno, a nascere con un lampo improvviso, attorno alle 15.30, è stata una nuova vita, quella del piccolo Jason.

«Non ce lo aspettavamo - ripercorre i momenti frenetici papà Christian - anche perché il termine della gravidanza era fissato per il 4 febbraio. Invece, sabato pomeriggio, ecco la sorpresa: a Gloria, la mia compagna, si sono rotte le acque, ma non ci è stato chiaro subito che Jason avesse tanta fretta di venire al mondo. Lei, infatti, non aveva contrazioni particolarmente ravvicinate, eppure, nel giro di pochissimo, ha cominciato a sentire la testa del bambino».

A quel punto è scattata la telefonata al 112, e quando gli operatori sono giunti in via San Nicola, il travaglio era molto più che avviato, tanto che è toccato a loro assistere la giovane poco più che ventenne nel parto: «Ci hanno detto subito che il viaggio in ospedale doveva attendere, perché chi non aveva voglia di aspettare era Jason, che è nato prima ancora che in casa arrivassero gli infermieri di supporto». Agli Spedali Civili, mamma e neonato sono stati accompagnati poco dopo, una volta esaurito il tempo necessario a prestare le prime cure al piccolino. «È stata un’esperienza incredibile - conclude il papà -, e non nascondo che un po’ di timore l’ho avuto, ma sia Gloria sia Jason stanno bene».

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