Aria, acqua e rifiuti: Brescia perde posizioni

Il dossier Ecosistema urbano, di Legambiente, mostra un peggioramento degli indicatori
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Inquinamento, energia, rifiuti e mobilità: Brescia si discosta di 4 punti dalla graduatoria dell’anno scorso, scendendo ad 83. Dunque, pur essendo una città di media dimensioni, si discosta di molto dalla vicina Mantova che è nelle top ten.

È quanto emerge dalla lettura dei risultati della XXIII edizione di Ecosistema urbano, il dossier di Legambiente realizzato in collaborazione con l’Istituto di ricerche Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore che mira a tracciare una fotografia delle prestazioni ambientali del Paese attraverso un’analisi dei risultati ottenuti dalle principali città in diversi ambiti.

Gli indicatori presi in considerazione per stilare la graduatoria nazionale sono aria, acqua, rifiuti, mobilità ed energia. Tra gli indicatori della qualità dell’aria sono stati presi in considerazione biossido di azoto, pm10 e ozono, registrando una condizione generalmente stazionaria in negativo, con Milano e Torino che si guadagnano la maglia nera. 

A Brescia, così come a Bergamo e a Lecco, le soglie di ozono sono state superate per oltre 80 giorni consecutivi. Nota positiva arriva dal trasporto pubblico: tra le città di medie dimensioni, la nostra spicca con più di 150 viaggi (un aumento del 5% rispetto al 2014) all’anno per abitante sui mezzi pubblici. 

Pessime notizie anche sul fronte del consumo di acqua potabile: Brescia si posiziona negli ultimi posti della classifica, con oltre 173 litri pro capite, mentre per quanto riguarda i rifiuti la differenziata resta bassa, in attesa che il nuovo sistema misto dia i risultati.

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