Archiviato il Reddito di cittadinanza, ora la Regione punta su formazione e lavoro

Nel Bresciano gli ex percettori della misura sono 603. Di questi 257 non si sono mai presentati ad un Centro per l’impiego
Un Centro per l'impiego
Un Centro per l'impiego
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La sospensione del Reddito di cittadinanza decisa dal Governo Meloni non trova la Lombardia impreparata. Tantomeno Brescia. Lo si evince dalle dichiarazioni dell’assessore regionale all’Istruzione, formazione e lavoro Simona Tironi che commenta i numeri degli ormai ex percettori di Rdc in Lombardia, ammettendo: «Sono cifre che non spaventano, specie se paragonate a quelle di altre regioni, a dimostrazione del fatto che tutto il lavoro fatto in questi anni in materia di Politiche attive e avviamento la lavoro ha dato e sta dando ottimi risultati».

I numeri lo confermano: nell’intera regione, secondo i dati forniti dall’Inps tramite l’Agenzia nazionale Politiche attive del lavoro (Anpal), sono complessivamente 5.586 (con una forte concentrazione su Milano con il 43%, seguita da Brescia con il 10% e da Varese e Bergamo, poco sopra il 5%) le persone interessate dalla sospensione del Rdc. Di questi 2.322 risultano aver già avviato un percorso all’interno della Misura «Gol», attivata dalla Regione a giugno del 2022, mentre altri 1.284 sono stati presi in carico attraverso altri strumenti di politica attiva, in primis Dote Unica Lavoro. Rimangono perciò 2.000 persone da indirizzare per la prima volta nelle Politiche attive e nei percorsi formativi.

In provincia

Nel Bresciano gli ex percettori della misura sono 603 (264 in città, 64 a Breno, 74 a Desenzano, 44 a Iseo, 32 a Leno, 34 a Orzinuovi, 37 a Salò e 54 a Sarezzo secondo le suddivisioni nei vari Centri pubblici per l’impiego). Di questi 257 (119 in città, 24 a Breno, 40 a Desenzano, 15 a Iseo, 16 a Leno, 15 a Orzinuovi, 12 a Salò, 16 a Sarezzo) rientrano in quella platea di persone che non si è mai presentata ad un Centro pubblico per l’impiego e necessita, quindi, di essere avviata per la prima volta verso percorsi formativi e lavorativi.

«Con una assunzione di responsabilità tipicamente lombarda - afferma Tironi - stiamo lavorando ininterrottamente anche ad agosto con agenzie pubbliche e private per il superamento del reddito di cittadinanza, al fine di garantire agli ex beneficiari attivabili al lavoro l’accesso alla nuova misura di politica attiva che farà il suo esordio venerdì 1 settembre».

L’iniziativa

Tra due settimane avrà perciò inizio il percorso di Supporto per la Formazione e il Lavoro, che sarà preceduto da una campagna informativa creata ad hoc per la singola persona: da lunedì 21 agosto verrà inviata agli interessati una comunicazione personale tramite sms per invitarli ad aderire alle misure di politica attiva e di formazione messe in campo, laddove non l’avessero già fatto.

«Tutti coloro che sono in grado e possono lavorare vengono invitati a presentarsi ai Centri per l’impiego affinché possano essere inseriti in politiche attive attraverso la frequenza a corsi di formazione di up e re skilling che creino manodopera qualificata e favoriscano anche la risoluzione del mismatch tra domanda e offerta - spiega l’assessore -. Il nostro obiettivo resta l’occupazione della persona e non l’occupabilità: ricordo infatti che le nostre politiche attive non sono generatori di “corsifici” ma di “posti di lavoro” dal momento che siamo la prima regione ad aver introdotto un riconoscimento economico agli enti di formazione se la persona formata ha un risultato occupazionale al termine del corso».

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