Appello agli ex alunni del Calini per la grande festa del centenario
Primo ottobre 1923: al liceo Annibale Calini si tiene la prima lezione. La nuova scuola, il liceo scientifico, è un prodotto della riforma scolastica Gentile e si affianca all’unico liceo fino ad allora esistente, il classico, in diverse province italiane. Per il Calini di Brescia comincia un viaggio lungo cent’anni - fra tradizione d’eccellenza e sperimentazioni feconde - che saranno celebrati nei prossimi mesi in via Monte Suello (e non solo) con una serie di iniziative. Per ora si conoscono inizio e conclusione del programma: quel che sta in mezzo è in fase di elaborazione e vuole essere il più possibile condiviso con chi dal Calini è passato. Da qui l’appello del dirigente scolastico Marco Tarolli affinché gli ex caliniani si facciano avanti per dare il loro contributo.
Si tratta innanzitutto di far pervenire alla scuola fotografie e documenti (come per esempio le pagelle): quelli fino al 1950 potranno essere inseriti nel volume a cura di Giulio Toffoli, già docente del Calini, che ne ha ricostruito la storia fino a quell’anno grazie a un intenso lavoro di ricerca nell’archivio della scuola. Il volume - «tutt’altro che autocelebrativo, oltre gli stereotipi», assicura il professor Alberto Fenotti, collaboratore del preside - sarà stampato entro l’estate da Massetti Rodella editore; per questo i materiali possono essere consegnati fino al 30 giugno. Foto e documenti successivi al 1950, e destinati ad altre pubblicazioni, si raccoglieranno anche dopo.
Personalità cercansi
Ma questo non è l’unico contributo auspicato dagli ex alunni. Si cercano infatti, come dice Tarolli, «personalità, celebri o significative, che hanno fatto la storia del Calini»; l’idea è quella di realizzare un elenco di cento nomi di uomini e donne.
E, ancora, l’appello vuole raggiungere ex caliniani esperti in settori diversi da coinvolgere come relatori nel gran finale, i Dies Fasti che si terranno il 22 e 23 novembre con una special edition dedicata proprio al centenario. «Sarà l’occasione per guardare al passato - sottolinea il dirigente scolastico con la referente dei Dies Fasti, Silvia Mattioli - ma anche riflettendo sul presente», senza trascurare il tema generale di «come la scuola è cambiata, di quello che oggi la società chiede alla scuola».
Due spettacoli
Per il momento, ex alunni-attori sono stati contattati per mettere in scena un inconsueto spettacolo itinerante attraverso la scuola - nato da una felice intuizione della segretaria del preside - di cui dà qualche anticipazione Emi Baronchelli, coordinatrice del gruppo teatrale del liceo: a partire dal busto di Annibale Calini, il pubblico diviso a gruppi sarà portato nottetempo nei locali di via Monte Suello legati ad altri personaggi, compresi gli antichi, affascinanti laboratori e i leggendari scantinati.
Gli studenti attualmente impegnati nell’attività teatrale, invece, replicheranno il «Sogno di una notte di mezza estate» che proprio martedì sera a Lovere, nell’ambito della Settimana della cultura classica, ha riscosso un grande successo dopo il debutto a «Inventari superiori».
Porte aperte
La cittadinanza potrà partecipare a questi e altri appuntamenti del programma la cui prima data è il 30 settembre quando, nel salone Vanvitelliano di palazzo Loggia, sarà presentato il libro sui primi decenni del Calini; poi ci si sposterà in via Monte Suello per l’inaugurazione della palestra: un momento altrettanto importante che insieme alla riapertura del bar conferma la volontà di essere una scuola vissuta in ogni suo luogo, in ogni sua occasione formativa.
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