Anziani fragili, in pronto soccorso il codice è argento

Avviata da Ats una sperimentazione per la presa in carico di pazienti anziani e fragili. In pronto soccorso sarà loro assegnato il codice argento
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Si chiama «codice argento» e contraddistingue i pazienti che oltre ad essere anziani hanno un profilo di particolare fragilità. Attivato in via sperimentale nei pronto soccorso degli ospedali di Iseo, Manerbio e Gardone Valtrompia, oltre che Sant’Anna e Poliambulanza in città, il nuovo codice è stato ideato dall’Ats di Brescia, che ne monitorerà gli effetti dal punto di vista della gestione dei pazienti e si occuperà della specifica formazione del personale.

Una sperimentazione legata all’incremento del numero di pazienti anziani che si sono presentati ai pronto soccorso bresciani tra il 2011 e il 2016, passati, da 99.602 a 112.774, in controtendenza rispetto agli accessi totali dell’intera popolazione residente, scesi da 460.614 a 433.640. Tra le criticità rilevate però l’incremeno di oltre il 6% dei codici bianchi, ovvero di casi non urgenti e dunque inappropriati.

«Noi ci stiamo muovendo da un lato con l'attivazione di un ambulatorio pediatrico il sabato mattina, dall'altro confrontandoci con pediatri di libera scelta e medici di base per diminuire il numero di codici bianchi in arrivo nei pronto soccorso, che tra l’altro registrano picco il lunedì» spiega il direttore generale di Ats Brescia, Carmelo Scarcella.

Un lavoro sollecitato anche dal Comune di Brescia, che negli ultimi mesi, in seguito anche ad episodi di sovraffollamento dei pronto soccorso del territorio, ha incontrato tutti gli attori coinvolti nella gestione delle emergenze e nella tutela della salute pubblica. 

«Per il governo della salute dei nostri cittadini servono dialogo e alleanza - ha sottolineato Donatella Albini, consigliere comunale con delega alla sanità -.  Il Comune, anche se non è previsto per legge, sta mettendo insieme i fili del governo della salute e credo sia un ruolo che gli spetta e che torna utili ai nostri cittadini e cittadine».

 

 

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