Ambulanze e rimborsi: per 33 chiesto il processo

Udienza preliminare ad aprile per i coinvolti, per tre volte il caso passato da Riesame e Cassazione
«Processo per tutti».  Dopo la richiesta della Procura il gip ha fissato l’udienza preliminare
«Processo per tutti». Dopo la richiesta della Procura il gip ha fissato l’udienza preliminare
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In principio fu un un’ordinanza della Procura. Poi sono seguite tre sentenze del tribunale del Riesame e altrettante della Cassazione. Ora con la fissazione dell’udienza preliminare al prossimo 9 aprile, davanti al gip Cesare Bonamartini si arricchisce di un capitolo il caso dei rimborsi chilometrici per i viaggi sostenuti dalle ambulanze che trasportavano pazienti in dialisi.

I coinvolti. Il procuratore aggiunto Sandro Raimondi ha chiesto il processo per 33 coinvolti: 29 rappresentanti di associazioni di volontariato della provincia e i vertici all’epoca dei fatti di Ats, l’ex Asl, ovvero Carmelo Scarcella, Pietro Luigi Colombi, Pier Mario Azzoni e Francesco Vassallo. Le accuse a vario titolo sono di peculato, abuso di ufficio e truffa. Rischiano il processo i rappresentanti legali, all’epoca delle contestazioni, della Nucleo Volontari Ambulanza di Vobarno, Bassa Bresciana soccorso, Brescia soccorso, Corpo volontari Autolettiga, Cosp Flero, Cosp Mazzano, Croce azzurra di Travagliato, Croce bianca alta Valtrompia, Croce bianca di Brescia, Croce bianca Dominato leonense, Croce verde Ospitaletto, Gis di Sabbio Chiese, Gruppo Volontari Castelcovati, Gruppo Volontari del Garda, Guardia Fuochi Onlus, La Serenissima, Noi per voi, Pronto Volontari Emergenza Odolo, Sarc Roncadelle, Sva Gavardo, Soccorso pubblico Franciacorta e Associazione volontari ambulanze Valle Sabbia.

Associazioni accusate di aver illecitamente percepito quasi un milione e mezzo di euro complessivamente. 

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