Alloggi popolari, morosità del 10% degli inquilini

Il presidente dell'Aler Ettore Isacchini sottolinea le difficoltà affrontate nel 2012 ma guarda con fiducia al futuro.
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Un bilancio di previsione 2013 in pareggio. «Un ente sano che siamo orgogliosi di lasciare a chi arriva», è la rivendicazione del presidente di Aler Brescia, Ettore Isacchini, che guarda alla scadenza - nel prossimo aprile - del suo mandato e di quello dell'attuale Consiglio di amministrazione.
L'occasione è la conferenza stampa di fine anno con i dati sullo stato di salute dell'azienda, che è «ancora viva, virtuosa e non indebitata, nonostante la difficile contingenza economica in cui ci troviamo». Isacchini non nasconde però il peso di alcune voci sull'andamento dell'ente. A partire «dall'incremento della pressione fiscale», con in prima fila l'Imu.

Nel bilancio di previsione che l'Aler si appresta a varare il 27 dicembre, ci sono 2 milioni di euro per la manutenzione ordinaria: «L'anno scorso erano 2 milioni e otto, ma speriamo di poter ripristinare le medesime risorse in corso d'anno con l'assestamento di bilancio» sottolinea il presidente, che illustra i dati con il vicepresidente Corrado Della Torre, i consiglieri Stefano Inverardi, Maurizio Vanzani e Carlo Zamboni e il direttore Lorella Sossi. Resta «intatto» il fondo di solidarietà «per intervenire sulle questioni più urgenti di povertà dei nostri inquilini».
Capitolo cantieri: ultimati quelli di Sanpolino - 4 palazzine in legno per complessivi 72 alloggi - di via Michelangelo, sempre in città - 8 alloggi - e di Desenzano, in via Giovanni XXIII - 23 alloggi. In corso quelli di Bovezzo (48 alloggi in sostituzione del residence Prealpino, completati al 40%), di via Malga Bala, in città (14 alloggi), di Folzano in via Baresani - due fabbricati per un totale di 34 appartamenti più una sala civica - e Marcheno (12 alloggi). Di recente avvio sono i lavori a Castelcovati (11 alloggi) e a Concesio (42 alloggi). «L'anno prossimo potremo mettere sul mercato circa 300 alloggi compresi quelli del contratto di quartiere legato alla vicenda Torre Tintoretto», precisa Isacchini.

Il termometro dell'Aler registra che con l'impatto della crisi sulle famiglie «il problema della casa sta diventando socialmente rilevante: nel 2012 sono aumentate le richieste di case popolari - solo nel Comune di Brescia ci sono 2.800 famiglie in lista d'attesa e c'è una tendenza in crescita del ceto medio a presentare domanda - e degli sfratti per morosità quasi sempre incolpevole. «Abbiamo registrato anche una crescita della morosità tra i nostri inquilini che per la prima volta si avvicina al 9% - 10%, mentre in precedenza si era sempre attestato sul 5% - 6%», prosegue il presidente dell'Aler. La crisi «ha avuto anche un'influenza negativa sulla vendita dei nostri alloggi agli inquilini».
Che il budget delle famiglie sia sempre più risicato lo testimonia pure il calo del canone medio, da 120 a 110 euro: secondo la normativa regionale, diminuisce quando si abbassa il reddito.
Paola Gregorio

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