All’asilo Abracadabra via ai lavori dopo il crollo

Non una magia, ma una serie di incontri tra le parti e un serrato dialogo. Questo ha portato alla soluzione del caso «Abracadabra», l’asilo in cui lo scorso 19 aprile crollò una parte del soffitto.
La cooperativa che gestisce nido e materna per garantire la continuità del servizio alle numerose famiglie che portano qui i loro piccoli, fece allestire da una ditta specializzata, nel cortile del Pio Istituto Pavoni in via Castellini, una struttura temporanea composta da una serie di container.
Lo scorso 22 maggio sollevammo il problema del ritardo nell’avvio dei lavori per sistemare l’edificio in cui trovano spazio aule, bagni e cucine di nido e materna, dal momento che mancavano le firme del presidente dell’Istituto per una serie di autorizzazioni e di permessi.
Sono quindi seguiti diversi incontri tra i responsabili della cooperativa Abracadabra (la presidente della quale è Fiorenza Franceschetti), il Comune, la Prefettura, la Sovrintendenza e i vertici del Pio Istituto Pavoni, proprietario dell’immobile peraltro sottoposto a vincoli perché monumento storico in quanto il prossimo anno festeggerà i 100 anni.
Dopo alcune frizioni iniziali la situazione si è finalmente sbloccata, e così ieri mattina sono cominciati i lavori di sistemazione della terrazza che fa anche da tetto alla parte occupata dall’asilo, ma hanno preso il via anche quelli per sistemare l’interno. «Forse per agosto, salvo imprevisti - spiega Marco Guerrini, socio della cooperativa -, dovrebbero essere ultimati. Poi noi chiuderemo dal 30 luglio all’ 1 settembre. Speriamo così di poter cominciare il nuovo anno scolastico nei vecchi spazi ristrutturati, abbandonando definitivamente i container per i quali peraltro abbiamo ottenuto anche l’autorizzazione che prima mancava». Si allontana così quel timore espresso dalla presidente della cooperativa di dover chiudere l’asilo, nel caso in cui non avesse potuto riaprire il nido, mettendo a rischio il futuro di 18 dipendenti.
Lunedì sera comunque è previsto un incontro, proprio in via Castellini, tra i rappresentanti della cooperativa Abracadabra, i vertici dell’Istituto Pavoni e genitori dei 90 bimbi che vengono seguiti.
Daniela Zorat
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