Allarme moto sulle Coste, i sindaci di Caino e Nave: «Bisogna intervenire»

Sambrici e Franzoni chiedono alla Prefettura di aumentare i controlli su quel tratto di strada: «Servono mezzi fuori dalle nostre possibilità»
ALLARME MOTO SULLE COSTE
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Ci risiamo. Puntuale con l’arrivo dell’estate c’è il ritorno delle moto sulle Coste di Sant’Eusebio. E la conseguente preoccupazione dei cittadini e dei sindaci di Caino e Nave per la folle velocità di alcuni motociclisti che colonizzano la Sp237, mettendo in pericolo loro stessi e gli altri utenti della strada con i loro comportamenti.

«Ancora una volta ci sentiamo abbandonati nel fronteggiare un fenomeno la cui gestione richiede strumenti e mezzi che vanno oltre le nostre possibilità - denunciano i primi cittadini di Caino e di Nave Cesare Sambrici e Matteo Franzoni -. Ancora una volta rimaniamo con il fiato sospeso, soprattutto nel weekend quando la circolazione aumenta, nella speranza che non accadano disgrazie: per fortuna ci sono almeno i carabinieri di Nave che, quando possono, salgono a fare dei controlli, perché la Polizia locale fa quello che può e non può essere onnipresente».

La richiesta di aiuto di Franzoni e Sambrici è diretta alla Prefettura di Brescia, «alla quale ho inviato un’altra lettera giusto ieri - racconta il sindaco di Caino -. A quelle precedenti ho ricevuto risposte scritte di circostanza, ma sulle Coste di Forze dell’ordine non se ne sono ancora viste quest’anno: chiedo a gran voce di essere convocato per poter agire insieme prima che ci scappi il morto».

Nei giorni scorsi i due comuni della Valle del Garza e quello di Vallio hanno ricevuto una pec scritta da un cittadino, ciclista amatoriale, che ha messo tra i destinatari anche la Prefettura: «Domenica mattina con mia moglie ho percorso la strada che da Nave conduce al Colle Sant’Eusebio e sono a segnalare che la maggior parte delle moto sfrecciano a velocità molto elevata, superano in curva e via dicendo - ha scritto l’uomo -. La situazione è estremamente pericolosa e tra l’altro le forze dell’ordine domenica non si sono viste per niente. Chi deve garantire l’incolumità di coloro che transitano? Ci dobbiamo rassegnare e perdere la fiducia che dovremmo avere nelle istituzioni? Se la situazione non è risolvibile, almeno avvisate i cittadini che con disagio potrebbero percorrere percorsi alternativi e lasciare questa strada in balia delle scorribande di motociclisti imprudenti e dal comportamento sconsiderato».

I due sindaci, inoltre, invitano le forze dell’ordine a salire anche in borghese dal momento che eventuali pattuglie vengono segnalate puntualmente da moto-civetta. «Se non è possibile pattugliare - chiede Sambrici - almeno si mettano tutor che calcolano i tempi di percorrenza di un determinato tratto sulle Coste, così che chi supera i limiti di velocità possa essere punito».  

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