Alla Croce Rossa di Brescia il ringraziamento dal Senato rumeno

Un patto di collaborazione non scritto, una comunione di intenti, un asse internazionale attraverso cui assicurare la salvezza a decine di famiglie ucraine in fuga dal conflitto. Questa operazione solidale parte dalla Romania, arriva in Spagna e ha il cuore a Brescia, dove la Croce Rossa si è messa a disposizione per accogliere i profughi bisognosi di una sosta durante il lunghissimo viaggio attraverso l’Europa. In poche settimane la Cri ha aperto le porte della sede di via Bainsizza a oltre 130 persone, soprattutto mamme con bambini. Stanche, affamate, sconvolte: tutte con un gran bisogno di mangiare, dormire, scaldarsi, ricevere parole di conforto e collegarsi ad una rete internet per avere notizie da casa.

Un impegno notevole per il sodalizio presieduto da Carolina David, che ha accolto senza riserve le pressanti richieste giunte da «Voluntari in Europa», organizzazione che riunisce oltre 60mila volontari impegnati ad assicurare una via di fuga ai profughi ucraini che cercano la salvezza al confine con la Romania. E che ha fra i suoi fondatori proprio il bresciano d’adozione Florian. È stato lui a mettersi in contatto con la presidente David alla fine di marzo e a chiederle aiuto: «Ho cinquanta profughi ucraini su un autobus diretto in Spagna. Sono in viaggio da moltissime ore e hanno bisogno di un posto dove dormire e mangiare. Ci potete aiutare?». Detto, fatto. La casa della Cri si è trasformata nottetempo in rifugio e ristorante, cortile e cameretta dei giochi, infermeria e oasi di speranza. Lo ha fatto una volta e poi tante altre. Ogni volta che la grande fuga dal confine rumeno alla Spagna richiedeva una tappa in Italia.
Ringraziamento
Una generosità la cui eco è giunta fino in Romania. Tanto che nelle scorse ore è stata recapitata a Brescia una missiva di ringraziamento del «Parlamentul României», firmata dal senatore Viorel Badea a nome del «Senat» di Bucarest. «Carissimi volontari della Croce Rossa Italiana di Brescia - si legge -. È un grande onore ringraziarvi a nome mio e dell’istituzione che rappresento per il coinvolgimento e la solidarietà che dimostrate nel sostenere i profughi della guerra in Ucraina. Il vostro esemplare coinvolgimento in questo sforzo congiunto di sostegno ai rifugiati è essenziale nella crisi umanitaria generata dalla guerra, al fine di fornire l’aiuto necessario in tempo reale. Vi assicuro il mio pieno appoggio e vi mando tutto l’apprezzamento per la vostra mobilitazione».
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Con il cuore
Una mobilitazione che continua, pur tra le difficoltà logistiche non indifferenti: «Le nostre porte restano aperte - conferma la presidente David -, ma auspichiamo anche che giunga una risposta istituzionale a questo ulteriore aspetto della gestione dell’emergenza profughi. Noi siamo in campo e facciamo del nostro meglio per far sentire a casa chi bussa alla nostra porta. Il prossimo gruppo di otto persone arriverà sabato sera: per noi sarà una vigilia di Pasqua speciale. Ci stanno arrivando dei messaggi davvero commoventi, che ci dimostrano che le persone capiscono che la nostra accoglienza parte dal cuore».
«Consideriamo un dovere verso l’umanità il nostro impegno ad aiutare il popolo ucraino. Abbiamo portato in salvo migliaia di mamme e bambini - conferma Florian a nome di Voluntari in Europa - anche con l’aiuto della Croce Rossa di Brescia, che ci ha messo a disposizione dei pasti caldi, posti per dormire e personale sanitario per i rifugiati. Per questo ringrazio tutti i volontari dal profondo del cuore».
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