Alcol, si beve meno ma ancora in troppi restano «a rischio»

Sabato in città il convegno dei 500 club italiani degli Alcolisti in trattamento
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Il consumo di alcol negli ultimi dieci anni in Italia è sensibilmente diminuito e l’Istat stima che i consumatori giornalieri di bevande alcoliche siano passati dal 29,5% del 2006 al 21,4% del 2016.

Trend confermato anche in Regione Lombardia dove però, secondo il ministero della Salute, il 13,8% della popolazione oltre gli 11 anni, circa 1,5 milioni di persone, ha un consumo di alcolici «a rischio». Un numero in diminuzione ma comunque importante, se correlato alla percentuale di soggetti conosciuti alle strutture sanitarie. Nel 2013 soltanto 13.622 persone si sono rivolte ai servizi di alcologia delle Asst, cui vanno aggiunti i circa 2mila che frequentano i gruppi degli alcolisti anonimi o i Club degli Alcolisti in trattamento.

«Per far fronte a questi problemi - afferma Giovanni Monesi, presidente dell'associazione La Magnolia è fiorita - in provincia di Brescia nel 2016 è stato firmato un protocollo d'intesa tra i servizi per le dipendenze delle Asst Spedali Civili, Garda e Franciacorta e le associazioni del territorio, protocollo rimasto però ancora sulla carta. La capacità di individuare i problemi e di rispondere in modo coerente a questi bisogni non è migliorata».

Temi che saranno affrontati a Brescia al Convegno nazionale e interclub degli Alcolisti in Trattamento. Sabato dalle 9 l'auditorium Capretti di via Piamarta ospiterà le famiglie dei 500 club italiani, tra cui i 18 club bresciani che seguono circa 200 famiglie. Domenica mattina sarà in Vanvitelliano testimonianze e conclusioni.

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