Albanese al Gip: «Sono disperato, chiedo scusa»

Davanti al Gip si è avvalso della facoltà di non rispondere, ma ha rilasciato alcune dichiarazioni spontanee.
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E' inziato poco dopo le 9 di martedì mattina, ed è durato solamente alcuni minuti, l'interrogatorio di garanzia in carcere per Mario Albanese, il camionista 34enne che domenica notte ha ucciso l'ex moglie e altre tre persone: il nuovo compagno di lei, la prima figlia della donna, di 19 anni, e il suo fidanzato, pure lui di 20 anni.

Albanese, come subito dopo l'arresto, si è nuovamente avvalso della facoltà di non rispondere ma ha voluto rilasciare alcune dichiarazioni spontanee. «Sono disperato. Mi è scoppiata improvvisamente la testa. Ora penso solo alle mie figlie e voglio chiedere scusa per quello che ho fatto».

Accanto all'omicida c'era il suo avvocato di fiducia, Alberto Scapaticci che lunedì lo aveva incontrato in un lungo colloquio. Quando era uscito il legale ha detto di aver trovato il suo assistito molto provato.  «Mi ha chiesto più volte di poter rivedere le figlie « ha spiegato.

 

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