Al Museo Diocesano un percorso inclusivo per esplorare l'arte al buio

Si chiama «Tutto ha senso» ed è un progetto ideato in collaborazione l'Unione italiana ciechi e ipovedenti
DIOCESANO, TUTTO HA UN SENSO
AA

Un nuovo percorso inclusivo nato dalla collaborazione con l’Uici, l’Unione italiana ciechi e ipovedenti. Si chiama «Tutto ha senso» ed è la nuova opportunità offerta dal Museo Diocesano di via Gasparo da Salò, in città, che permette di esplorare le opere d’arte stimolando ogni organo di senso in un’esperienza emozionale.

Il nuovo percorso, aperto al pubblico sabato pomeriggio, dà la possibilità di scoprire opere d’arte e oggetti attraverso l’udito e il tatto, box sensoriali e totem incisi con il codice braille.

  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
  • L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano
    L'inaugurazione di «Tutto ha senso» al Museo Diocesano

Il progetto «Tutto ha senso» include anche una sala multisensoriale chiamata Bottega del Moretto dove, immersi completamente nel buio, una voce conduce nell’esplorazione del dipinto La Madonna col Bambino. «In questo caso – ha detto Nicoletta Bontempi, presidente del Museo Diocesano – il tema è l’inclusività. Quando entri in una stanza completamente al buio perdi il contatto con la realtà alla quale si è abituati, non c’è più lo spazio come lo conosciamo, e questo ti permette di incontrare l’arte in un modo completamente diverso».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia