«Al lavoro con il tuo cane»: succede all'Ats di Brescia

La scelta arriva «rispondendo ai bisogni sollecitati da alcuni dipendenti dopo l’emergenza Covid»
ATS, AL LAVORO CON IL CANE
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Ettore è un Golden Retriever di quattro anni, Jacky, più grande di un anno, è un Jack Russel a pelo ruvido. Entrambi hanno accompagnato al lavoro i loro rispettivi padroni, Laura Stevanato e Carlo Carini dipendendi di Ats Brescia. Non un’iniziativa personale, ma un progetto di welfare che si chiama proprio «Al lavoro con il tuo cane».

Da oggi i dipendenti che lo vogliono possono presentarsi sul posto di lavoro accompagnati dal loro cane. Una presenza che - secondo gli studi - è in grado di ridurre lo stress a favore della produttività e del buon umore anche in ambiente non casalingo. La scelta arriva «rispondendo ai bisogni sollecitati da alcuni dipendenti dopo l’emergenza Covid» fa sapere Ats e in virtù dei tanti comprovati benefici derivati dalla presenza di un animale domestico in ufficio.

  • Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
    Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
  • Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
    Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
  • Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
    Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
  • Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni
    Ettore e Jacky sul posto di lavoro con i loro padroni

Per arrivare preparati al debutto è stata effettuata informazione e sensibilizzazione a tutto il personale dipendente somministrando un sondaggio che ha dato un riscontro positivo sull’iniziativa e, successivamente, è stato costituito un gruppo di lavoro, ampio e rappresentativo, che ha condiviso le scelte aziendali per disciplinare la novità a tutela di tutti i dipendenti e del benessere dei cani. Per attuare la meglio quella può diventare una buona abitudine è stato anche redatto un regolamento interno

 

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