AiutiAMObrescia vola: ora offerte anche con carta di credito

Per la campagna di GdB e Fondazione Comunità Bresciana, attivata una piattaforma di crowdfunding: donazione possibile via carta di credito
Medici in prima linea nell'emergenza coronavirus - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
Medici in prima linea nell'emergenza coronavirus - Foto Gabriele Strada /Neg © www.giornaledibrescia.it
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Non si ferma la corsa di solidarietà in cui i bresciani stanno dimostrando tutta la loro straordinaria generosità in una situazione di emergenza come quella che stiamo vivendo a causa del coronavirus.

AiutiamoBrescia ha raggiunto in poco più di tre giorni l’incredibile cifra di 4,4 milioni di euro. Un vero e proprio tesoro da mettere in campo subito per l’acquisto di respiratori e altre strumentazioni fondamentali in queste ore per assicurare ai medici e al personale sanitario in prima linea di prendersi cura dei pazienti affetti da coronavirus.

E ora a disposizione dei lettori e di quanti vogliono conorrere alla sottoscrizione lanciata da GdB e Fondazione della Comunità Bresciana c’è anche un nuovo strumento che si affianca al bonifico su conto corrente, da molti richiesto. Una piattaforma di crowdfunding - For Funding - tramite la quale è possibile effettuare versamenti anche con il ricorso alla carta di credito (Visa o Mastercard) come pure ad altri sistemi di pagamento, quali MyBank e Masterpass e Pago in Conto (per clienti del gruppo IntesaSanpaolo).

Semplicissima la procedura prevista. È sufficiente collegarsi a For Funding e seguire le istruzioni:

Premendo il tasto «Dona» nella schermata iniziale, si viene avviati in un breve percorso online che consente di selezionare l’importo della donazione (con tagli predefiniti a 25, 50, 75 o 100 euro o la possibilità di inserire un importo differente a propria discrezione), inserire il proprio nominativo indicando se si è un privato o una società, e scegliendo se nascondere il proprio nome o l’importo della donazione in vista della pubblicazione sul Giornale di Brescia e infine selezionare la modalità di pagamento prevista. È bene ricordare che questa piattaforma (che consente anche il bonifico bancario digitale) si affianca al metodo già attivo e fin qui adottato da migliaia di bresciani, vale a dire quello del bonifico su conto corrente bancario, per effettuare il quale restano valide le coordinate sin qui fornite: 

Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
Ubi Banca
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22

In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. Se si volesse dare un contributo «in memoria di» è necessario fare il bonifico e poi inviare una mail a amministrazione@fondazionebresciana.org

Qualora sul portale Ubi, flaggando la Fondazione Comunità Bresciana, nei giorni scorsi fosse comparso un Iban diverso da quello indicato ma sempre e comunque intestato a Fondazione Comunità Bresciana, l’operazione va comunque a buon fine: se nella causale è stato specificato «AiutiAMObrescia», la donazione sarà inoltrata alla raccolta dedicata. Tutti i clienti di Ubi Banca possono utilizzare l'home banking nella sezione bonifico solidale, che non prevede commissioni. Le donazioni consentono la deducibilità degli importi donati. 

Il Fondo è stato promosso da Giornale di Brescia e Fondazione Comunità Bresciana ma a gestirlo è un comitato «misto» che raccoglie anche le competenze dei principali ospedali della città: Civile e Poliambulanza. Di ora in ora però la «lista della spesa» si arricchisce pure delle richieste di tutti gli altri presidi sanitari della provincia (le segnalazioni vanno inviate ad aiutiamobrescia@fondazionebresciana.org). L’obiettivo è: finanziare interventi di supporto alla filiera della sanità bresciana per aiutarla a gestire l’emergenza coronavirus.

Ci sono alcuni prerequisiti fondamentali: verranno sostenuti interventi realizzabili in tempi rapidissimi e capaci di soddisfare le emergenze in corso; verrà data priorità assoluta a quegli interventi che favoriscono e garantiscono la creazione di una rete di collaborazione fra tutti gli attori del sistema. Gli acquisti riguarderanno macchinari e attrezzature per gli ospedali privilegiando quelli salvavita come respiratori e dotazioni per le terapie intensive, senza dimenticare eventuali esigenze per la diagnostica di laboratorio legata a quest’emergenza. Non solo, nei capitoli di spesa compariranno anche sostegni per eventuali dotazioni alle associazioni di trasporto sanitario, per sostenere l’acquisto di materiali di consumo quali mascherine, tute monouso, prodotti per la disinfezione dei mezzi.

Il sostegno al sistema sanitario bresciano ha tanti nomi, tante facce e tante cifre: dai 5 ai 300mila euro. Si dona quello che si può. Il numero delle donazioni non coincide con quello dei donatori. È una pesante sottostima: ogni versamento infatti spesso esprime volontà di gruppo. E le collette ancora aperte (dunque non ancora confluite nella sottoscrizione) sono davvero tantissime: da quelle studentesche alle associazioni come «I nasi rossi» o «Una vita rara». Gruppi sportivi, di baristi e commercianti. Una gara di solidarietà che non ha religione né etnia e che non manca di schierare, anche stavolta, una nutrita «pattuglia» di imprenditori (il presidente Pasini ha sollecitato tutti gli iscritti di Aib) che oltre a donare contante si stanno anche improvvisando ambasciatori nel mondo alla ricerca di strade di acquisto veloci per l’approvvigionamento di materiali e attrezzature sanitarie.

 

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