AiutiAMObrescia parte fortissimo: 600mila euro in un solo giorno

Oltre mille donazioni per la raccolta fondi promossa da Fondazione Comunità bresciana e GdB
AL VIA AIUTIAMOBRESCIA
AA

Il grande esercito della solidarietà si è messo in marcia. Anzi, sta già correndo. Dimostrando, come sempre accade nei momenti cruciali, la caparbia volontà dei bresciani di scendere in campo per il bene della collettività. Tale è stata la risposta della comunità alla raccolta fondi AiutiAMObrescia, promossa dal Giornale di Brescia insieme a Fondazione Comunità Bresciana. In poche ore sono piovute oltre mille donazioni sul conto corrente dedicato, per un totale di 300mila euro. Altrettanti sono già stati annunciati per le prossime ore.

 

---> Come donare:

Bonifico sul conto corrente di
Fondazione Comunita Bresciana Onlus (NB senza accento per evitare problemi)
Ubi Banca
IBAN: IT76Z0311111238000000001390
Causale: AIUTIAMOBRESCIA (NB senza hashtag)
Per chi risiede all'estero: BIC BLOPIT22

In caso si voglia mantenere l'anonimato per le pubblicazioni sul Giornale di Brescia aggiungere ANONIMO nella causale. Se si volesse dare un contributo «in memoria di» è necessario fare il bonifico e poi inviare una mail a amministrazione@fondazionebresciana.org. Qualora sul portale Ubi, flaggando la Fondazione Comunità Bresciana, ieri fosse comparso un Iban diverso da quello indicato, l’operazione va comunque a buon fine: se nella causale è stato specificato «AiutiAMObrescia», la donazione sarà inoltrata alla raccolta dedicata. Le donazioni consentono la deducibilità degli importi donati.

Ogni donazione - piccola o grande che sia, ne daremo conto nel dettaglio dall’edizione di domani - è il tassello di una rete comunitaria che vuole sostenere le donne e gli uomini impegnati in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. Ogni respiratore B-pap - secondo il listino diffuso dagli Spedali civili di Brescia - costa 7.808 euro iva inclusa. Attendiamo il resto della lista delle attrezzature e dei dispositivi che servono urgentemente in tutti gli ospedali bresciani: appena la avremo la pubblicheremo.

Il primo obiettivo è rispondere puntualmente e con efficacia alle necessità dei nostri ospedali: in testa alla lista delle urgenze ci sono le apparecchiature per la ventilazione assistita, i cosiddetti respiratori B-Pap, indispensabili per sopperire al sovraffollamento delle terapie intensive e assistere quanti più pazienti possibile. Al Civile ne servirebbe una quarantina; altre 30 unità in Poliambulanza. Cifre approssimative che però rendono l’idea dello stato di emergenza.

AiutiAMObrescia proverà a dare una risposta, più in generale, a tutte le richieste che verranno segnalate anche dagli altri ospedali, senza dimenticare le necessità di associazioni ed enti che sono mobilitati direttamente e indirettamente in questa battaglia globale contro il virus. Pure loro sono allo stremo e hanno bisogno di non essere lasciati soli. Si tratta però di stabilire una scaletta di priorità. E quella dei respiratori ora come ora è la più pressante. Definito il bisogno, si passa ai fatti. Che grazie alla straordinaria mobilitazione dei donatori diventa possibilità di ordine di acquisto immediato.

Come in ogni sottiscrizione del GdB, daremo conto ai nostri lettori passo dopo passo, in assoluta trasparenza, pubblicando entrare e uscite, dono dopo dono, spesa dopo spesa. La raccolta fondi AiutiAMObrescia ricalca il modello già collaudato: Fondazione Comunità Bresciana mette a disposizione lo strumento tecnico che garantisce la certificazione per la detraibilità degli importi donati; Ubi Banca l’azzeramento delle commissioni per chi dona sul conto corrente dedicato. Da domani come detto daremo conto dei vari versamenti già effettuati con i nomi dei donatori, fatto salvo chi sceglierà di restare anonimo.

Appena avviata, la campagna ha letteralmente invaso i social, rimbalzando dagli status di Facebook alle stories su Instagram di migliaia di bresciani e non solo. Tantissimi anche i messaggi giunti dall’estero, dove una moltitudine di expat bresciani è pronta a contribuire alla causa.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia